A tu per tu con Gabriele Marchio, tecnico dei 2010 della Superba.
Mister un tuo commento sulla leva?
<<La leva 2010 e' composta da bambini meravigliosi desiderosi di imparare e mettersi alla prova. Sono mini atleti molto ricettivi e con molto margine di miglioramento. Stanno creando un gruppo affiatato anche nello spogliatoio ( che è un luogo sacro) di compagni ma soprattutto di AMICI il che mi rende felicissimo>>.
Come nasce in te l’idea di diventare mister?
<< L'idea di diventate mister nasce dalla mia passione per il calcio e per i bambini. Loro sono il tema centrale della mia vita. Nel lavoro come nel calcio. La mia occupazione lavorativa prevede infatti, in quanto educatore, di prendermi cura dei minori e di accompagnarli nei processi di crescita Nel calcio si incontrano un po' queste mie due grandi passioni :i bambini e il pallone>>.
Come si svolge un tuo allenamento ?
<<Cerco di avere molta cura nel preparare l' allenamento. A seconda dei mini obiettivi bimestrali che mi pongo e in base all 'idea di calcio che mi piacerebbe insegnare ai bambini. I leitmotiv rimangono sempre due:il divertimento e l' intensità. Bisogna intanto ricordarsi che il calcio è un GIOCO. Perciò si inizia spesso con un gioco come fase di attivazione. Nella parte centrale si cerca di sviluppare dei temi che ritieni importanti: ad esempio la ricezione e la trasmissione della palla, il controllo orientato o la tecnica di passaggio/tiro. La parte finale prevede quasi sempre la "verifica" finale ovvero la partitella in cui si osserva se i bambini abbiano interiorizzato determinati gesti tecnici provati in precedenza. Per noi è fondamentale a questa età insegnare i principi del calcio e cercare di produrre un bel gioco durante i match. Non importa la sconfitta a questa età ma cercare di giocare bene a pallone. E devo dire che il ragazzo che allena con me Jacopo che gioca in prima squadra, mi aiuta molto e condividiamo appieno le idee apportate al pallone. Spero che i miei bambini un giorno arrivino dove è adesso lui>>.
Cosa significa per te Superba?
<<Per me superba significa tanto. Come significava tanto l'Amicizia Lagaccio da ragazzino e come significava tanto l'Amicizia San Rocco quando ero bambino e iniziavo a tirare calci al pallone. Sono nato e cresciuto qui al Lagaccio. Lavoro qui e alleno qui. Tutta la mia vita è collegata a questo quartiere e ora allenare in questa nuova società mi riempie di orgoglio e felicità>>.