Prima categoria - 08 gennaio 2020, 11:02

ALTRI MONDI Alla scoperta del Resuttana San Lorenzo: come il Borzoli, ha vinto tutte le partite

La squadra del presidente Gaetano Conte gioca nel girone B di Prima Categoria in Sicilia. Ha 12 punti di vantaggio sulla seconda e punta ad arrivare presto in Eccellenza: "Ci sentiamo una squadra della città di Palermo, pur partendo da un quartiere. I nostri risultati sono frutto di una programmazione"

ALTRI MONDI Alla scoperta del Resuttana San Lorenzo: come il Borzoli, ha vinto tutte le partite

Non c'è solo il Borzoli in Italia ad aver vinto tutte le partite.

In Sicilia, in Prima Categoria girone B, il Resuttana San Lorenzo ha vinto 13 partite su 13, con 47 gol fatti e 6 subiti, e 12 punti sulla seconda, lo Sporting Termini.

Espressione di un quartiere palermitano, la società del presidente Gaetano Conte, 36 anni, dentista, ha grandi ambizioni.

“Nasciamo a Resuttana San Lorenzo -spiega il presidente- ma ci sentiamo una squadra di città, vera e propria espressione della città di Palermo. La squadra è stata fatta per vincere, con investimenti importanti e giocatori di categoria superiore. I nostri numeri sono frutto della programmazione e di un grande lavoro fatto in estate. 47 gol in 13 partite, subiti solo 6, non sono state 13 vittorie casuali, fra l'altro sempre con parecchi gol di scarto, abbiamo sempre giocato bene, insomma la nostra è una scalata pianificata”.

Ci faccia qualche nome dei protagonisti di questo percorso:

“La scelta del mister è ricaduta su Filippo Chinnici, 36 anni, un tecnico giovane ma già con una decina d'anni di panchine sulle spalle, per via di un infortunio grave che lo ha costretto a fermarsi presto. Il nostro ds è Aurelio Lo Bianco, persona molto conosciuta a livello locale, il team manager ha un passato nella primavera del Palermo, Antonio Tranchina. Davide Porcelli è il preparatore dei portieri nonché dirigente e grande amico”.

La vostra storia è abbastanza recente, vero?

“La società è nata nel 2012, quindi è molto giovane, solo 7 anni di vita. Io sono subentrato nel 2014, e da lì è in iniziata la nostra scalata dalla Terza Categoria. Oggi l'obiettivo dichiarato è la Promozione, sfiorata l'anno scorso con la semifinale di Coppa e dei playoff. Questo è un obiettivo voluto fortemente da tutti noi. Stanno andando molto bene anche le nostre squadre di calcio a 5 e la juniores”.

Chi sono i vostri giocatori più rappresentativi?

“Il capitano Parisi, che è anche capocannoniere con 10 reti, e il terzino Giovenco, con un passato in Eccellenza, un vero e proprio attaccante aggiunto”.

Avete qualche avversario che può impensierirvi?

“Lo Sporting Termini, società amica, è a 12 punti, non li sottovalutiamo, ma li abbiamo battuti in casa 3-1 e abbiamo un discreto margine di vantaggio...”

Presidente, dove vuole arrivare nei prossimi anni?

“Io credo che l'Eccellenza sia un obiettivo realizzabile, non ci nascondiamo. Purtroppo giochiamo e ci alleniamo su un campo in affitto, non abbiamo fondi comunali. Andiamo avanti con i miei sforzi, e grazie a qualche sponsor che ci dà una mano. Il Resuttana San Lorenzo non è comunque una squadra di quartiere, pur prendendo il nome dal quartiere, ma ci sentiamo squadra di città, tanto è vero che i tifosi del Palermo spesso vengono a vederci. Sopra di noi, come squadre palermitane, abbiamo soltanto Cus e Parmonval in Eccellenza, speriamo di raggiungerle. Vogliamo raccontare una bella pagina di calcio, vogliamo cancellare tutto quello che di negativo del calcio dilettantistico spesso si pensa. La nostra vuole essere una bella pagina di calcio, un gruppo di amici che si allenano tre volte a settimana, tutti studenti e lavoratori, che prendono solo piccoli rimborsi”.

Com'è la situazione del calcio dilettanti in Sicilia?

“Ci sono difficoltà, per due motivi principali: la mancanza di strutture specie in Sicilia occidentale, se non dovessi pagare gli affitti dei campi potrei fare molto di più, e i costi federali che sono altissimi”.

Come avete preso la retrocessione in D del Palermo?

“Io sono tifosissimo del Palermo, da un certo punto di vista è stata una liberazione da alcuni fattori negativi, chiamasi Zamparini. La nuova società ha dato un segno di ripartenza, ma anche il Palermo ha i suoi problemi pur essendo società professionistica...”

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