Vincenzo Reno, classe 1985, team manager del Cornigliano Calcio, una volta appese le scarpe al chiodo, non ha abbandonato questo straordinario mondo del calcio, e oggi, oltre ad essere un validissimo dirigente neroverde, è entrato a far parte del mondo dei procuratori e intermediari.
Vincenzo, smesso di giocare, sei rimasto con entusiasmo in questo ambiente:
“Ho sempre avuto in mente di fare un percorso da dirigente, mi sono trovato a meraviglia con Rosario Aveni, e dopo aver chiuso la mia “carriera” di giocatore ho subito chiesto di entrare in società. Oggi al Cornigliano ricopro il ruolo di team manager. Sono nato e cresciuto a Cornigliano, ho giocato nell'antica Corniglianese, e mi sono posto come obiettivo di entrare in società per rilanciarla”.
Team Manager ma non solo. Da poco sei entrato nel mondo dei procuratori:
“Tre anni fa ho fatto il corso da procuratore a Milano e quello da osservatore a Reggio Emilia. In questi tre anni mi sono mosso parecchio, ho conosciuto società, dirigenti, direttori sportivi. A giugno dell'anno scorso sono entrato in contatto con l'agenzia BSM di Marraffa e Stuto ed è partita la collaborazione”.
Raccontaci meglio di questo tuo nuovo ruolo:
“Svolgo il mio ruolo di collaboratore e intermediario per la BSM non solo in Liguria, ma in tutta Italia, dove ho a mia volta collaboratori che mi segnalano giocatori. Vado a vedere questi giocatori, vediamo insieme i video, cerco di prendere la procura del giocatore, per capire dove può arrivare a livello di categoria. Mi muovo molto fra Eccellenza e Serie D, e lo scopo è quello di portare questi giocatori nel calcio professionistico. Seguo anche i giovani dai 13-14 anni in su che vengono monitorati costantemente, al fine di fare provini con società professionistiche”.
In particolare, come si svolge il tuo lavoro?
“Faccio un esempio. C'è un ragazzo di 14 anni che gioca nel Giussano, in Lombardia, si chiama Ciro Schiavo, è un giovane calciatore di cui preso la procura, e ora abbiamo in progetto un provino all'Entella e uno alla Sampdoria. Si tratta di un giovane di prospettiva. Io vedo settimanalmente moltissime partite, vedo moltissimi giocatori, sia dal vivo che attraverso i video. Cerchiamo di portare tanti ragazzi di Eccellenza a fare il salto nel calcio che conta. Io collaboro molto con società del Lazio, della Campania, della Basilicata. Recentemente sono entrato a far parte di un progetto molto interessante, in provincia di Salerno, con la società Herajon di Paestum che sta facendo un reality su Sky. Sono il loro referente di mercato. In generale cerchiamo di rilanciare giovani di prospettiva o altri che abbiano perso qualche anno per via di infortuni. Faccio l'esempio di Antonio Trozzo, giocatore con 6 presenze in serie B Salernitana, che ora è ripartito dalla Promozione”.
Questo per te è un hobby o un vero e proprio secondo lavoro?
“Io lavoro in una azienda genovese, e il calcio è la mia grande passione. Recentemente sono stato al calciomercato allo Sheraton di Milano con la BSM, è stata per me una occasione per conoscere meglio le persone, prendere confidenza e contatti con ambiente. Per la BSM faccio l'intermediario, il obiettivo un domani è crescere ancora, scoprire giovani di talento, mi piacerebbe ampliare naturalmente la mia collaborazione con la BSM. Su Genova abbiamo un progetto per fine campionato, quello di organizzare uno stage di qualche giorno per un centinaio di ragazzi da selezionare e portare a Malta per un provino con il Birkirkara, la società di cui fanno parte Marraffa e Stuto”.
Qual è l'aspetto che ti piace di più del calcio?
“Io perdo le ore a parlare di calcio, mi piace vivere il campo con i ragazzi, dare consigli, ascoltare i ragazzi, vivere lo spogliatoio... A Cornigliano abbiamo un bellissimo gruppo, molto unito, la società vuole crescere, cercare di ripercorrere la storia della vecchia Corniglianese. A breve annunceremo il nome del nuovo allenatore, vogliamo fare bene, a medio termine ci piacerebbe raggiungere la Prima Categoria, ma adesso l'obiettivo primario è la salvezza”.