Ritengo che una partita di serie A a porte chiuse muova e coinvolga molte più persone, tra stampa, steward e addetti ai lavori, rispetto ad una dilettantistica aperta a tutti. Inoltre i nostri incontri, non comportano spostamenti in altre regioni, e ciò al momento limita notevolmente i rischi.
Comprendo la scelta della Federazione di seguire la strada della massima precauzione, ma non vedo gli estremi per sospendere i campionati.
Inoltre, considerando che alla fine ce la suoniamo e ce la cantiamo tra di noi, gli eventuali rischi che potrebbero materializzarsi la domenica sono gli stessi che si corrono nelle serate dedicate agli allenamenti.
Per quanto riguarda i recuperi, l'auspicio, per non dire la richiesta, è quella di fissare subito una data unica, per evitare che si falsino le ultime giornate e gli esiti di play off e play out.
In questa ottica, vedrei ancora più trasparente la scelta di far slittare tutte le partite di una settimana, con il conseguente spostamento della fine dei vari campionati.
Ciò per evitare che le squadre ancora impegnate nelle coppe di categoria possano essere chiamate a veri e propri tour de force.
CLAUDIO BAFFICO, BORGO INCROCIATI
