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Calcio giovanile | 26 febbraio 2020, 17:49

PRO PONTEDECIMO Flavio Palmieri e i portieri della prima squadra e del settore giovanile

Il preparatore dei numeri uno granata ci parla dei progressi dei suoi giovani allievi

PRO PONTEDECIMO Flavio Palmieri e i portieri della prima squadra e del settore giovanile

Alla Pro Pontedecimo Flavio Palmieri è preparatore dei portieti dalla prima squadra ai 2008.

A Pontedecimo allena dal 2004, quando la gloriosa squadra granata era ancora in Eccellenza.

Da sempre preparatore dei portieri, ha smesso presto di giocare, a 24 anni, e ha iniziato subito a ricoprire il suo attuale ruolo, prima alla Bolzanetese, poi alla Sampierdarenese, alla Corniglianese, alla Audace, e alla Polis.

Alla Pro Pontedecimo è arrivato da quando è nata la società.

Quest'anno allena i portieri della prima squadra, gli allievi, i giovanissimi e gli esordienti.

Il suo impegno prende quattro giorni alla settimana, dal martedi al venerdi.

“Una volta il portiere te lo potevi tenere di più – racconta Palmieri- ora fra gioco coi piedi e la ripartenza dal basso i portieri te li lasciano 50 minuti, massimo un'ora, e si cerca di fare più cose possibili in quell'ora. Ultimamente ho cambiato un po' il mio metodo di lavoro, si parte con la prima fase di messa in moto, poi riscaldamento, coordinazione, esercizi situazionali, quindi parata, tuffo, gioco coi piedi, palle alte, reattività, destrezza. Ogni tanto ci si sofferma su qualche spiegazione allargata su come disporsi in campo nelle varie situazioni di gioco, si lavora quasi sempre con la palla tranne nel momento della coordinazione”.

Flavio, vediamo da vicino i tuoi ragazzi, partiamo dalla prima squadra:

“In Prima ho Pelizza, Friscione e Checcucci. Davide Pelizza ha una grandissima volontà, è bravissimo a correggere gli errori, purtroppo alterna prestazioni importanti ad altre un po' meno, sceglie molto bene il tempo dell'uscita, gioca bene coi piedi, peccato che ogni tanto faccia qualche scelta un po' discutibile. A Friscione manca un po' di continuità nell'allenamento, Checcucci ha fatto grossi progressi da agosto ad oggi”.

Passiamo ora ai ragazzi del settore giovanile:

“Non avendo noi la Juniores, Caselli oggi è il portiere del Via Acciaio, ma sempre di nostra proprietà. Si tratta di un ottimo portiere, penalizzato un po' dell'altezza, ma ci verrà utile in futuro.

Nei 2004 abbiamo Rocco La Rosa, lui deve limare un po' il carattere, è un po' troppo esuberante,

Vorrei fare una citazione per Francesco Pesce, passato al Campomorone quest'anno, ma cresciuto da noi facendo passi da gigante.

Nei 2005 abbiamo Tommaso Boccardo, che è stato chiamato a fare uno stage col Torino, arrivato anno scorso dal Serra Riccò, aveva già ottime basi ed è migliorato tantissimo; e con lui Lorenzo Ferraris, i due hanno fatto subito amicizia, fra loro c'è una sana competizione, sono sempre presenti agli allenamenti, e molto ricettivi agli insegnamenti.

Passiamo poi ai 2007, Marco Calabrò, Cristian Ansaldo e Luca Risso: Calabrò ha qualcosina in più degli altri due, Risso deve superare qualche titubanza, ad Ansaldo serve qualche allenamento in più.

Infine i 2008, con Thomas Guido, Mamadou, Simone Fasce e Mirko Mangiavillano, tutti giovani portieri bravini su cui si può lavorare per il futuro”.

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