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Calcio giovanile | 29 ottobre 2025, 09:37

GIANLUCA RONDONI "Mi manca l'adrenalina di una promozione o una salvezza. Ma vedere crescere i giovani è una vittoria"

Il compleanno del mister della Superba under 14 B con le nostre 10 domande

Gianluca nel 2013: da giocatore del Granarolo esulta dopo un gol

Gianluca nel 2013: da giocatore del Granarolo esulta dopo un gol

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA ?

Una vittoria. Non c’è modo migliore per festeggiare che vedere i ragazzi dare tutto in campo. Affrontiamo un avversario tosto, ma non partiamo mai battuti: come Davide contro Golia, noi ci crediamo sempre. 

2- CHE OBIETTIVI HAI CON LA TUA SQUADRA PER QUESTA STAGIONE ?

Alleno un gruppo di Under-14, ragazzi al primo campionato a undici. Il nostro obiettivo è crescere: imparare a essere squadra, costruire un’identità e vivere ogni partita come un passo in avanti, dentro e fuori dal campo.

3- DIMMI IL PRIMO MOTIVO CHE DA GIOCATORE O ALLENATORE TI SPINGE ANCORA E SEMPRE A FARE LA BORSA E AD ANDARE A ALLENAMENTO, O DA DIRIGENTE A PASSARE COMUNQUE TANTE ORE SUL CAMPO

La passione. Quando ami ciò che fai, trovi sempre la forza di andare oltre gli ostacoli. Allenare è un atto d’amore: ti dà motivazioni anche nei momenti difficili e ti spinge a fare un round in più e spesso resistere,fare un round in più può stravolgere tutto…

4 – LA PARTITA LA VINCE IL MISTER, LA VINCE IL SINGOLO CON UNA GIOCATA, LA VINCE IL GRUPPO O …. ?

La vince il gruppo, nella sua forma più completa. I protagonisti sono i giocatori, ma dietro c’è tutto uno staff che lavora insieme. Il genio del singolo può decidere una gara, ma è il collettivo che fa vincere nel tempo.

5- COS’ E’ LA COSA CHE TI FA PIU’ ARRABBIARE IN CAMPO: L’ARBITRO, UN AVVERSARIO SCORRETTO, UNA MOSSA CHE NON CONDIVIDI DEL MISTER O DI UN GIOCATORE O… ?

La mancanza di impegno. Non sopporto chi si arrende o chi affronta la partita senza crederci. Anche se sei meno forte, con fame e sacrificio puoi ridurre ogni distanza. L’importante è non rinunciare mai.

6- SEGUI ANCORA IL CALCIO DEI PROFESSIONISTI, LO GUARDI IN TV? COSA NE PENSI DEL VAR, DELLA NATIONS LEAGUE, DEI GOL ANNULLATO PER FUORIGIOCO DI UN MILLIMETRO E DI TUTTE LE INNOVAZIONI DEL CALCIO MODERNO?

La tecnologia può aiutare, ma non deve snaturare il gioco. È giusta quando corregge errori evidenti, ma i fuorigioco di pochi centimetri e l’eccesso di VAR tolgono spontaneità e alimentano solo polemiche.

7- C’E’ ANCORA QUALCOSA CHE RENDE PREZIOSO ED EMOZIONANTE IL CALCIO DILETTANTISTICO? SE SI , DIMMI COSA… O COSA FARESTI PER FARLO TORNARE TALE….

La passione. Nei giovani è formazione, negli adulti è amore puro per il gioco. Non ci sono interessi o spettacolo costruito: solo sacrificio, amicizia e la gioia di giocare. È il calcio più vero che esista.

8- NEI DILETTANTI, CONTA PIU’ IL PORTAFOGLIO, LA PASSIONE, L’AMICIZIA, IL DIVERTIMENTO, GLI INTERESSI PERSONALI ? DIMMI COSA CONTA PER TE E COSA VEDI INVECE INTORNO A TE (COMPAGNI, AVVERSARI, CLASSE DIRIGENZIALE)

Nello sport deve contare la passione, non i soldi. Oggi, purtroppo, anche tra i dilettanti si guarda troppo alle quote e poco al merito. L’inclusione non è far giocare chi paga, ma chi si impegna e ha voglia di crescere.

9- DIMMI IL NOME DI UN CALCIATORE DILETTANTE ( O TECNICO O DIRIGENTE) CHE TI HA FATTO PIU’ DIVERTIRE GIOCANDOCI INSIEME O DA AVVERSARIO (TECNICAMENTE O UMANANENTE PARLANDO) E DI UNA PERSONA CON CUI PASSERESTI VOLENTIERI UNA SERATA DAVANTI A DUE BIRRE A PARLARE DI CALCIO E NON SOLO

Potrei farlo con tanti…ma in particolare con Enzo Borella, col quale ho vissuto e vivo da anni l’esperienza in panchina e a cui sono legato da profonda amicizia e stima

10- SE IL MONDO CALCIO FINISSE DOMANI… COME TI PIACEREBBE CONCLUDERE LA TUA ESPERIENZA? CON UN GRAN GOL IN ROVESCIATA, CON UN ASSIST A UN COMPAGNO, CON UNA MOSSA TATTICA GENIALE CHE TI FA VINCERE LA PARTITA, CON L’INGAGGIO DI UN GIOCATORE TOP O IN QUALE ALTRO MODO?

Sì, mi manca la competizione, l’adrenalina di una promozione o di una salvezza. Mi piacerebbe tornare a misurarmi a certi livelli, il sogno anche il professionismo, ma sono felice del percorso con i giovani: vederli crescere è una vittoria che vale tanto.

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