1- CIAO, COME VIVI IL MOMENTO ?
Ciao e grazie per l'intervista. Vivo questo momento con un triplice atteggiamento: da un lato sono sconfortato da questa situazione perchè sta provocando davvero tante morti e molto panico; dall'altro sono tranquillo perchè se si rispettano le regole credo che ne usciremo presto e con meno danni possibili, sia a livello di vite umane sia a livello economico; per ultimo da buon laureato in storia sono affascinato da una situazione del genere perchè stiamo vivendo un momento che verrà studiato nei prossimi anni e mi piace osservare come ogni singolo nuovo decreto o l'indulgenza plenaria di papa Francesco verranno studiati a posteri dai nostri bis-nipoti.
2- CHE SENSAZIONE HAI, SI RIPRENDERA' A GIOCARE?
Devo ammettere che il tornare a giocare è l'ultimo dei miei pensieri al momento. Detto molto sinceramente non me la sentirei. Credo che sia giusto, come già fatto in Inghilterra, bloccare tutti i campionati dilettanti e giovanili. Per quanto riguarda i campionati professionisti, dove ci sono ben altri interessi, è giusto aspettare e che si riprenda a giocare nel modo più sicuro per tutti.
3- SE SI RIPRENDERA', CHE FORMULA ADOTTERESTI?
Se si dovesse riprendere farei ricominciare i campionati da dove sono stati interrotti. Quindi noi ci dovremmo far trovare pronti contro il Segesta.
4- SE NON SI RIPRENDERA', COME TI COMPORTERESTI CON PROMOZIONI/RETROCESSIONI?
Io proporrei, se non si riprendesse, di far vincere il campionato alla prima in classifica e di far retrocedere l'ultima. In pratica non farei disputare playoff e playout.
Nel caso del nostro campionato di Seconda categoria - girone "E" si potrebbe anche pensare di far vincere il campionato al Valle 2015, primo con tanti punti di distacco, e non far retrocedere nessuno in modo tale che facendo salire il Santa Maria dalla Terza categoria e retrocedere dalla Prima la Ciassetta rimarrebbero 14 squadre in Seconda e quindi si eviterebbe anche il turno di riposo.
5- SECONDO TE CI SI DOVEVA FERMARE PRIMA?
I campionati, parlo per la delegazione distrettuale di Chiavari, sono stati fermati in tempo e con le tempistiche giuste. I campionati giovanili erano già tre settimane che non si disputavano e quelli dei grandi da due.
6- IL CORONAVIRUS CI HA INSEGNATO QUALCOSA?
Una situazione storica del genere deve per forza insegnarci qualcosa. Sicuramente ci ha insegnato a non dare nulla per scontato e ad apprezzare ogni singolo gesto come un abbraccio, lo stare insieme, l'allenarsi...
Credo anche che ci abbia insegnato che sia giusto prenderci del tempo per noi stessi, cosa che spesso, tra mille impegni lavorativi, scolastici e sportivi, non si riesce a fare. Quindi, per concludere, credo che il Coronavirus ci abbia insegnato ad apprezzare la vita e a dare le giuste priorità.
7- COME SONO CAMBIATE LE TUE DOMENICHE?
I miei weekend sono cambiati drasticamente. Ero sempre in movimento, oltre a giocare la mia partita, andavo sempre a guardarmi tutte le partite dei bimbi del nostro settore giovanile. Nel resto del tempo uscivo sempre con la mia ragazza Chiara e i miei amici. Ora mi ritrovo a stare fermo in casa.
8- SE IL CALCIO NON CI FOSSE TU COSA FARESTI?
Penso che dedicherei più tempo a me stesso, alla mia famiglia e alla mia ragazza. Ma credo che se non ci fosse il calcio sarei sicuramente appassionato di qualsiasi altro sport ahaha.
9- HAI GIA PENSATO A COME IMPIEGARE I PROSSIMI WEEK END?
Sisi anche perchè mi piace programmare e non lasciare nulla al caso. Penso che starò in famiglia, mi riposerò, continuerò a studiare per gli esami universitari, giocherò alla play-station e mi terrò allenato per quanto possibile.
10 – RACCONTACI I TUOI HOBBY
Oltre al calcio, mi piace gestire varie pagine social, scrivere articoli sportivi, fare camminate stando in compagnia di chi mi vuol bene, ascoltare musica e rendermi utile in qualsiasi modo.
SU