Prima categoria - 05 giugno 2020, 00:01

BUON COMPLEANNO E 10 DOMANDE A... Roberto Abbaldo !

Il DS dell'Olimpia Carcarese oggi compie gli anni e festeggia... rispondendo alle nostre 10 domande

BUON COMPLEANNO E 10 DOMANDE A... Roberto Abbaldo !

Ciao, 10 domande per il giorno del tuo compleanno per www.settimanasport.com


1 Tanti auguri, come festeggerai oggi?

1 – Con mia moglie e con i miei cuccioli, mangiando un piatto di veroniche preparate dal mio amico Marco Moraglio del Quadrifoglio e stappando una bella bottiglia di bollicine.

2 Che regalo chiederesti alla tua squadra? E come stai vivendo questo momento così difficile per tutti noi?

2 – Alla squadra chiedo di allinearsi agli obiettivi che la storia della Carcarese ci impone. Quando fai parte di un club con tanta storia hai l’onore di farne parte ma anche e soprattutto degli obblighi comportamentali e degli obiettivi da centrare. Vogliamo essere protagonisti, e per farlo serve un salto in avanti a livello mentale e di cultura sportiva. Sul Covid19 cerco sempre di vedere il lato positivo delle cose, in questi 3 mesi abbiamo capito che in fondo sono le piccole cose che meritano di essere apprezzate, abbiamo riscoperto la profondità e la bellezza della semplicità.

3 Dammi un giudizio sul campionato della tua squadra finora

3 – Se mi guardo appena dietro vedo un Bragno che con risicatissime risorse ha fatto un campionato di Promozione totalmente sopra le righe, grazie a ragazzi straordinari e a uno staff tecnico (Robiglio, Testa e Marini) serio e preparato. Se mi guardo avanti vedo una Carcarese ottava in Prima Categoria girone A, ultima tra le valbormidesi dietro Aurora, Millesimo e Altarese. Ci sarà da lavorare tanto perché il risultato sportivo non premia il buon lavoro fatto dal d.s. Gandolfo sul mercato (con arrivi come Spozio, Zizzini e Cervetto tanto per fare 3 nomi), non dà lustro al blasone della società e non soddisfa le aspettative del presidente Vercelli.

4 Un passo indietro: nella tua carriera più ricordi, rimorsi o rimpianti?

4 -  Ricordi tantissimi, rimpianti e rimorsi nessuno. Nel calcio ho incontrato un mare di persone, con età e caratteri molto diversi tra loro, e ho stretto legami solidi. Il calcio mi arricchito, e penso continuerà a farlo ogni giorno. Forse un’avventura lontano da casa, quando a 20-21 anni ce la si poteva permettere, tornando indietro la farei. Ma alla fine ho sempre scelto con il cuore e va bene così.

5 Fra 10 anni dove ti vedi: sempre sul campo, e in che ruolo?

5 – Ora spero di poter lavorare bene e a medio-lungo termine a Carcare, raggiungendo i traguardi che ho in testa. Tra 10 anni potrei essere in panchina, ho preso l’EUFA B nel 2011 e non l’ho ancora sfruttato. Ma prima o poi tornerò in panchina ad allenare i ragazzi, a Cairo l’ho fatto per 10 anni e ho ottenuto soddisfazioni impareggiabili.

6 Cosa non rifaresti nel tuo percorso calcistico se potessi ritornare indietro

6 – E’ una domanda che non mi pongo mai, le scelte fatte devono essere relazionate alla testa, alla maturità e alle esigenze del momento in cui si sceglie. Quindi rielaborarle dopo è poco corretto e troppo facile.

7 Aggiungi o togli una regola al calcio: cosa sceglieresti?

7 -  Rispondo come tutti, e francamente non comprendo come sia possibile che ancora non sia stata eliminata questa regola assurda del giovane. I campionati Juniores rispetto a 20 anni fa sono di un livello bassissimo, perché quelli bravi devono essere arruolati alla prima squadra. Il salto avviene dagli Allievi alla prima, spesso troppo presto. E poi avere uno spogliatoio di prima squadra con 10 ragazzini non va bene, molti vecchietti sono costretti magari a smettere o a scendere di categoria per fare posto a ragazzi magari con meno passione ma fondamentali per riempire una quota. Tutto invece andrebbe conquistato con meritocrazia, arrivare in prima squadra deve essere l’epilogo di un percorso di crescita e non una forzatura o un regalo. Una volta la convocazione di un ragazzino era festeggiata, oggi è un dato scontato e non c’è neppure più l’emozione.

8 Diventi presidente di una squadra dilettantistica: a chi la faresti allenare e che colori sceglieresti

8 – Trovo eleganti le maglie a fondo nero/antracite e inserti colorati, ma non ho preferenza. Come mister dipende dalla categoria, la dote principale dell’allenatore è quella di relazionarsi all’ambiente e confrontarsi con la tipologia di ragazzi che hai davanti. Ho avuto la fortuna di incontrarne tanti, e quasi tutti preparati.

9 Un calciatore di serie A per amicizia viene a giocare nella tua squadra: chi vorresti che fosse?

9 – Beh, rispondo Luca Castiglia perché è carcarese, fa parte della Carcarese, quindi spero che possa chiudere la sua carriera da professionista giocando magari un paio di anni tra i dilettanti e con la maglia che ha indossato per prima. Sarebbe un bel messaggio, anche se dovranno passare ancora almeno 7-8 anni…magari 2027 per il centenario del club Luca potrebbe fare un regalo ai suoi amici...

10 Genoano, sampdoriano o.... un giudizio sul momento della tua squadra del cuore

10 – Juventino, e fiducioso in Sarri. Mi piacciono gli allenatori che provano ad incidere sulla qualità del gioco delle proprie squadre lottando per le proprie idee. 

 

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