1) Nicolò, a un anno di distanza dall'infortunio torni a giocare e lo fai in eccellenza sensazioni emozioni ?
Sono felice di riniziare in una piazza importante come Rapallo, penso che sia un premio donato dal destino dopo quello che ho passato, 365 giorni fa ero ricoverato in ospedale con una percentuale bassissima di ripresa dell’attività calcistica, con costanza e dedizione ho lavorato per farmi trovare pronto. Tutto ciò che viene per me è di guadagnato da adesso in poi.
2) Sarai allenato da tuo fratello e arrivi in un reparto che già conta su Bertuccelli e Zunino , cosa ti aspetti dalla prossima stagione ?
Mister e direttore mi conoscono molto bene, se mi hanno chiesto di far parte della rosa sanno cosa posso dare in termini tecnici e morali all’interno del gruppo. Da sempre ho fatto parte di attacchi forti, se penso al mio esordio al Molassana con Giacinto Zito e Corrado Silvestri per passare da Marco Bracco e Matteo Carretta a Bogliasco, (potrei dirtene tanti ancora) penso di essere stato un privilegiato. Adesso con Beppe ed Elia sono sicuro che posso divertirmi ed imparare tanto anche a 31 anni. Mi metto a disposizione e certamente allenarsi con loro e con tutto il gruppo dopo un anno di attività può essere solo che di aiuto a riprendere la forma ottimale pre infortunio, cercherò di farmi trovare pronto nelle occasioni che mi saranno concesse.
3) Che calcio di aspetti per il dopo covid ? Come hai vissuto il lock down e che campionato sarà a 20 squadre e con eventuali limitazioni per partite spogliatoio e pubblico ?
Non mi sembra sia cambiato molto, le squadre sono state fatte lo stesso. Chi ha i soldi per investire ha investito. Trovo poco credibile la scusa del Covid come tanti hanno fatto passare. Per quanto riguarda il campionato invece stiamo a vedere, dipenderà tanto dai protocolli, ma sono discorsi troppo ampi, sicuramente trovo un controsenso aprire il calcetto a 5 e le discoteche e poi avere dubbi sui campionati dove in Liguria se fai 200 spettatori è un miracolo.