Rubriche - 30 luglio 2020, 12:45

ZOOM SULLA CASA DELLA SALUTE La dottoressa Antonella Balbo

Specialista in Medicina dello Sport, da settembre riceverà nelle sedi di Casa della Salute di Busalla e Manesseno

ZOOM SULLA CASA DELLA SALUTE La dottoressa Antonella Balbo

La Dottoressa Antonella Balbo, specialista in Medicina dello Sport, da settembre riceverà nelle sedi di Casa della Salute di Busalla e Manesseno.

Dopo aver lavorato per 24 anni nel proprio studio a Bolzaneto, ha deciso adesso di buttarsi in questa nuova avventura.

Nella sua carriera ha inoltre seguito corsi inerenti l’applicazione delle tecniche mesoterapiche alla medicina dello sport, ha sviluppato competenze nel campo della Fisiatria e della Fisiopatologia respiratoria. E’ stata iscritta all’albo dei Medici di squadra presso la Federazione Ciclistica Italiana.


Dottoressa, come è nata la sua collaborazione con Casa della Salute?


“In pratica ho “trasferito” a Casa della Salute” il mio studio già avviato da molti anni a Bolzaneto. Comincerò a settembre nelle sedi di Manesseno e Busalla. Lascio dopo 24 anni lo studio privato che ho gestito con la mia collega Monica Lazzarotti. Già due anni fa Marco Fertonani mi aveva proposto una collaborazione ma i tempi non erano maturi. Manesseno e Busalla per me sono due sedi logisticamente perfette perchè abito in zona e perchè per 24 anni ho lavorato a Bolzaneto, sono molto affezionata ai miei pazienti e mi piacerebbe non perderli. Riceverò il martedi e il mercoledi a Busalla e il giovedi a Manesseno”.


In cosa consiste la sua attività di Medico dello sport?


“Effettuo principalmente visite di idoneità agonistica. Si inizia con la anamnesi, poi si procede con la visita generale, l'elettrocardiogramma a riposo e dopo lo sforzo, l'esame delle urine, l'esame del visus, la spirometria. Diciamo che per tutti gli sportivi è prevista una visita standard, ma alcuni sport necessitano di esami integrativi come l'elettroecencefalogramma, l'audiometria, la visita otorinolaringoiatrica, il fundus oculi. Penso ad esempio a sport come pugilato e sci per cui sono necessari esami aggiuntivi”.


Qual è il suo paziente tipo?


“Qualsiasi sportivo, dai bambini di 6 anni, ma anche più piccoli, ad anziani fino agli 80 anni che pratichino ancora attività sportiva, anche se non agonistica. Il calcio è lo sport che porta più pazienti, è lo sport di livello nazionale più popolare ed è normale avere a che fare con molti calciatori dilettanti”.


Il periodo più impegnativo per i medici dello sport immagino sia in concomitanza della ripresa della stagione sportiva:


“Il periodo più pieno va da settembre, quando iniziano le attività, fino a febbraio/marzo. Nel resto della stagione si lavora meno o comunque si lavora per sport diversi dal calcio”.


Cosa si aspetta da questa collaborazione con Casa della Salute?


“Mi aspetto di chiedermi “perchè non l'ho fatto prima?”, anche se dal mio studio ho avuto indubbiamente grandi soddisfazioni. Mi attendo un vantaggio reciproco, per me me e per la struttura. Vi racconto una curiosità, tanti anni fa ho fatto anche una visita sportiva a Marco Fertonani quando era un agonista, come vi dicevo mi aveva già contattato due anni fa ma non erano ancora maturi i tempi”.


I pazienti sono consapevoli che la visita medico sportiva sia obbligatoria?


“Si certo, per l'attività agonistica è assolutamente obbligatoria, ma lo è anche per l'attività non agonistica sopra i 6 anni. La visita non agonistica può farla anche il pediatra o il medico di base, ma soltanto per i suoi pazienti”.

Come è nata la sua passione per questo ramo della Medicina?


“Lavoravo in Fisiopatologia respiratoria, ho fatto una tesi con due professori che erano nell'ambito della Medicina dello sport e sono rimasta in quel contesto. La passione per la Medicina mi è nata a 6 anni quando mi hanno portato per la prima volta dall'oculista, da quel giorno ho sempre voluto fare questo mestiere, mi ha subito affascinato questo modno”.


Lei è una sportiva?


“In passato andavo spesso in bicicletta, oggi faccio passegiate con il cane e mi dedico soprattutto alla famiglia e a mio figlio”.


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