Calcio - 18 ottobre 2020, 22:35

I DILETTANTI VANNO AVANTI, SI FERMA SOLO L'ATTIVITA' DI BASE Ma cosa vuol dire?

Dopo la conferenza stampa del Premier Conte che annuncia il nuovo DPCM permangono molti dubbi

Claudio Bianchi, delegato provinciale genovese della FIGC

Claudio Bianchi, delegato provinciale genovese della FIGC

Dopo la conferenza stampa del Premier Conte che annuncia il nuovo DPCM permangono molti dubbi per quanto riguarda il nostro calcio.

"Si potrà praticare lo sport dilettantistico di contatto a livello nazionale e regionale, tranne le competizioni dell'attività di base, che verranno sospese. Per l'attività di base concessi solo allenamenti con distanziamento e senza fasi agonistiche".

Cosi ha detto Conte. Ma cosa si intende per attività di base?

Il presidente FIGC Ivaldi, da noi interpellato, ha preferito prendere tempo per approfondire la questione.

Ci ha risposto invece il delegato provinciale genovese Claudio Bianchi che tuttavia conferma i nostri dubbi: "Per assurdo per attività di base si intende dai 2008 fino ai Pulcini, quindi sarebbero salvi anche Giovanissimi, Allievi e Juniors. Ma se parliamo di interesse regionale dovremmo fermarci alla Prima Categoria. Preferisco non esprimermi ancora, in attesa di valutare meglio il testo del DPCM".

Molti dubbi dunque.

Il calcio dilettanti è in parte salvo, almeno fino alla Prima Categoria.

Cosa ne sarà dei campionati di Seconda e Terza? Vanno assimilati all'attività di base e quindi andranno fermati?

E per attività di base, cosa si intende esattamente?

E per competizioni di interesse regionale, cosa intendiamo?

Insomma, come al solito un testo che lascia aperte interpretazioni.

Senza contare che ci potrebbero essere ordinanze regionali che possono sconvolgere tutto. Se Toti facesse come Fontana che in Lombardia ha sospeso tutto?

La gente del calcio dilettanti ha bisogno di certezze, di linee guida comuni e regole precise. E' stufa di possibili interpretazioni.

Speriamo che la notte porti notizie più precise e maggiori certezze.

E che il presidente della Regione lasci aperto il nostro amato sport.

In ultimo, considerazione personale, bisognerebbe che qualcuno fra i vertici del calcio a livello nazionale battesse i pugni sul tavolo nella stanza dei bottoni.

Non pretendiamo che il Premier Conte sappia cos'è la Seconda Categoria e chi siano Giacobone, Merlo, Cagnetta o Carnovale, ma almeno che qualcuno ci dica di che morte dobbiamo morire.

Il calcio vive, come dice una canzoncina, e Settimana Sport vuole ancora raccontarvelo!

Andiamo avanti, tutti uniti!

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