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Calcio | 25 ottobre 2020, 10:19

BUON COMPLEANNO E 10 DOMANDE A... Massimiliano Zanasi

L'allenatore delle giovanili della Samm oggi compie gli anni e festeggia rispondendo alle nostre 10 domande

BUON COMPLEANNO E 10 DOMANDE A... Massimiliano Zanasi

Ciao, 10 domande per IL GIORNO DEL TUO COMPLEANNO per www.settimanasport.com

1 Tanti auguri, come festeggerai oggi?

A casa con la famiglia, ho messo a bagno la farina di ceci e,sperando che non piova, accenderò il forno e farò una super farinata.

2 Come stai vivendo questo momento così difficile per tutti noi?

Male, molto male. Calcisticamente parlando alleno dei bellissimi bimbi di 9 anni e doverli far stare distanti tra di loro mi provoca una tristezza infinita, perché ai bimbi puoi insegnare il tocco del pallone, il gesto tecnico e la postura, ma senza l’uno contro uno e le partitelle ci si perde il gesto più potente del mondo e che solo loro possono avere “ il loro sorriso “. Mentre invece a livello di vita vedo proprio gli occhi tristi e preoccupati delle persone, vivo in un paese turistico e sono molto preoccupato per tutte le partita iva .

3 Un passo indietro: nella tua carriera calcistica più ricordi, rimorsi o rimpianti?

Tutto direi, fa parte della vita. Se uno si volta indietro prova tutto. Ricordi, rimorsi e rimpianti. La differenza la fa L’ atteggiamento e lo stato d’ animo con cui riguardi il tuo film. Io lo faccio con il sorriso, felice di ciò che ho fatto, nel bene e nel male, ma con il senno del poi e con i capelli grigi di adesso probabilmente cambierei alcuni atteggiamenti, perché alcune volte sul campo ero un ignorante vero e forse avrei potuto fare qualcosina di più. 

4 Qual e' la squadra a cui sei rimasto piu affezionato?

Tutte, ho avuto la fortuna di trovarmi bene in tutte le squadre in cui ho giocato. Ho avuto L’ onore di giocare nel grande Baiardo, allenato  da mister Tanghetti che ricordo con grande affetto. Il Castagna con Walter Stella, Cuneo e con quel grande uomo di Franini come allenatore,con degli splendidi compagni di squadra e dove ho capito che lo spogliatoio è la più grande “ meraviglia “ che un giocatore può avere e credo proprio, da quel che vedo e che sento, che, come me, anche Corrado Schiazza abbia imparato il più grande insegnamento che ci ha lasciato a livello calcistico Gianni, lo spogliatoio è una grande famiglia. Le Grafiche Del Cielo, con appunto Del Cielo e il grandissimo Traxino, a cui ogni tanto penso e mi viene un sorriso sulla faccia. Il grande Cosmos, con Zanichelli Cristalli e Gigi Galante, che mi ha regalato tante gioie calcistiche ma soprattutto grandi amicizie vere come Marco Cana e Alberto Bondioli, il Borgoratti, con un grande amico Massimo Laganà come allenatore,  e con il Ds Mercurio agli inizi e dove si vedeva che sarebbe diventato un grande dirigente. La Pegliese, che mi ha regalato L’ opportunità di giocatore con un grande come Tony Santoro. La Burlando con un uomo veramente straordinario come Presidente, Privitera ( mamma mia che uomo gentile ed educato ) con L’amico Roberto Maggiolini allenatore e anche lì uno spogliatoio che era una grande famiglia. Ricordo ancora quando un martedì mi sono presentato con una rosa rossa dentro allo spogliatoio per il mio compagno di reparto Luca Mancini perché il sabato prima non gli avevo passato la palla a porta vuota. E poi ho avuto L’ onore di indossare la maglia crociata Bianca e nera del Rapallo con una “ banda “ di ragazzi e di questo ringrazio Luca Marchese e Nicola D’ Amato. Lo so che sono andato lungo, ma mi hai fatto fare un tuffo nel passato veramente bello. 

5 Tra 10 anni dove ti vedi: ancora “sul campo”, e in che ruolo?

Tra dieci anni credo proprio ancora sul campo. Sicuramente sugli spalti a seguire mio figlio Giacomo che adoro vedere giocare. Ogni tanto lo vedo toccare il pallone e fare delle giocate, e , mi viene da pensare che fortunatamente non ha preso da me. 

6 Qual è la cosa piu bella e importante che hai imparato o che ti ha lasciato il mondo del calcio? E la piu brutta? 

L ‘ ho scritto prima, e così ho sempre affrontato e sto affrontando la mia “ strada” da allenatore. Lo spogliatoio è fatto di 4 mura sacre, inviolabili a cui bisogna portare rispetto come se fosse una grande famiglia. 

7 Aggiungi o togli una regola al calcio: cosa sceglieresti? 

Beh facile dai, la regola scritta dei fuori quota, una cosa che invece di aiutare i giovani, li incoraggia a smettere, e poi la regola non scritta degli allenatori che pagano per allenare, la fine del calcio direi. 

8 Diventi presidente di una squadra dilettantistica: a chi la faresti allenare e che colori sceglieresti

Beh intanto vorrei diventarlo sul serio prima o poi. Come allenatore se lo fossi adesso non avrei nessun dubbio, Maisano o Marco Camisa, con due outsider, due ragazzi che ho allenato, con i quali ci lega il bellissimo ricordo di un campionato di seconda categoria vinto, Umberto Voci lo vedo spesso lavorare sul campo prima di me, e mi piace la sua abnegazione e la serietà nel lavorare, L’ altro invece è Alessio Talia, dopo avermi deliziato con le sue giocate, adesso sta facendo un’ esperienza importante all’ Entella che lo porterà ad essere un grande allenatore, mentre sicuramente vorrei come dirigenti Riolfi e Maragliano. Sui colori direi semplice , il Rosso ed il Blu 

9 Un calciatore di serie A per amicizia viene a giocare nella tua squadra: chi vorresti che fosse?

Mi piacerebbe avere Ibrahimovic e Marco Bracco, dove Bracco insegna calcio a Ibra, con tutto il resto della squadra composta da ragazzi giovani. 

10 Genoano o sampdoriano o.... un giudizio sulla stagione della tua squadra del cuore

Genoano fino al midollo ma mi fai questa domanda dopo aver visto giocare il Genoa contro L Inter senza mai tirare una volta in porta, quindi sono matto e darei un giudizio troppo severo. Mi limito come sempre a dire Forza Genoa. 

Grazie per gli auguri e grazie come sempre per tutto quello che date al calcio dilettantistico ed un saluto a tutti ma soprattutto un grande in bocca al lupo a tutte le persone che si stanno impegnando nel nostro calcio in questo periodo atroce.

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