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Eccellenza | 09 marzo 2021, 18:21

ECCELLENZA Sei società chiedono il blocco delle retrocessioni. Franini: "E' una proposta assolutamente ragionevole"

Il presidente del Molassana, con Finale, Alassio, Pietra Ligure, Varazze e Genova Calcio ha firmato una lettera rivolta alle istituzioni del calcio. Stefania Villa del Varazze: "Chiediamo alla FIGC che ci venga incontro"

ECCELLENZA Sei società chiedono il blocco delle retrocessioni. Franini: "E' una proposta assolutamente ragionevole"

Sei società di Eccellenza hanno chiesto ufficialmente il blocco delle retrocessioni firmando una lettera rivolta alle istituzioni calcistiche. Più sotto la pubblichiamo integralmente.

Ecco il commento di Giovanni Franini, patron del Molassana, una delle sei società firmatarie:

"Quando ci era stato chiesto un parere, noi avevamo chiesto in tempi non sospetti il blocco delle retrocessioni. Questa iniziativa della lettera è partita dal presidente Cappa del Finale e noi ci siamo accodati. Non abbiamo niente di personale contro nessuno, ma ci chiediamo come mai, se in tutta Italia non ci saranno retrocessioni, noi invece dobbiamo averle. Questo in un periodo in cui non è ancora garantita la massima sicurezza, la mia paura è che non ci siano le condizioni, penso al prossimo week end dove potremmo essere in zona rossa. Perchè devo mettere a repentaglio la vita mia, dei miei collaboratori, dei miei ragazzi? Ripeto, non ce l'abbiamo con nessuno, e questa è una lettera scritta con la massima ragionevolezza. Se vogliamo giocare, si possono trovare mille sistemi, come ad esempio far giocare le squadre delle varie province solo nella propria zona, per limitare al massimo gli spostamenti, e poi semmai fare una fase finale. Non ci aspettiamo di avere per forza una risposta positiva, questo è solo un messaggio alle istituzioni, un invito a ragionare diversamente. Guardo quello che sta succedendo nelle altre regioni, e penso che non ha senso che qualche squadra cominci e qualcuna no, valutiamo attentamente il da farsi. E' rischiosissimo giocare, alla fine magari non succederà niente all'aperto, ma il problema è negli spogliatoi, si potrebbero presentare situazioni che abbiamo già vissuto".

Stefania Villa, dirigente del Varazze, commenta così:

"Questa è una lettera fatta insieme ad altre 5 società, dove chiediamo il blocco delle retrocessioni perchè in così poche partite non ci si può giocare la permanenza in una categoria così importante, perchè esiste un problema sicurezza molto grave e perchè le società attraversano un momento molto difficile per vari motivi economici e sanitari. Ok giochiamo, ma almeno chiediamo che le istituzioni ci vengano incontro in questo senso".

Il commento di Claudio Faggiano, presidente del Pietra:

"In questo momento non abbiamo nè l'animo nè la possibilità di giocare in sicurezza. C'è paura di poter contagiare i familiari. Altro problema, la mancanza di sponsor che lavorano col turismo. Problema che ci porteremo dietro nella prossima stagione. Rischiamo di avere troppi debiti difficili da recuperare nella stagione successiva". 

LA LETTERA DELLE SEI SOCIETA' DI ECCELLENZA

In considerazione degli ultimi sviluppi dell’emergenza sanitaria da CoVid19 sorge forte il dubbio sulla decisione di riprendere il Campionato di Eccellenza.

Le società sportive, come ben noto, si trovano in uno stato di difficoltà. Tuttavia con un grande sforzo potrebbero provare a riprendere l’attività, anche per dare un segnale di speranza per un progressivo ritorno alla “normalità”.

Dopo cinque mesi di sosta forzata alla normale attività apparirebbe però di difficile comprensione la richiesta di riprendere la stagione allestendo squadre competitive.

Le nostre Società devono infatti salvaguardare la salute e l’attività lavorativa dei nostri tesserati, non solo calciatori e allenatori ma pure dirigenti e accompagnatori.

Pertanto riteniamo che la ripresa di ognuno di questi soggetti dovrà essere facoltativa, nel pieno diritto di chi non se la dovesse sentire di tornare “in gioco” di poterlo fare senza per questo incidere sulle sorti della società sul campo.

Alla luce di queste considerazioni l’eventuale ripresa dei campionati dovrà intendersi come un atto simbolico di “buona volontà”, senza costi per il rispetto dei protocolli sanitari a gravare sulle spalle delle Società e senza retrocessioni, in modo che ognuno possa partecipare con le forze di cui attualmente dispone senza rischiare nulla, visto che in gioco verrebbe già messa la salute, bene che in questo anno di pandemia abbiamo capito quanto sia importante difendere.

D’altra parte risulterebbe altresì incomprensibile come una tale misura, ossia l’assenza di retrocessioni, sia stata applicata nella scorsa stagione con una porzione ben più ampia di partite disputate.

Si può provare a ripartire ma, non potendo garantire la totale sicurezza, ci venga concesso almeno di scendere in campo senza l’assillo della classifica.

In fede, le società di Eccellenza ligure

Alassio FC

FBC Finale

ASD Genova Calcio

SC Molassana Boero ASD

ASD Pietra Ligure

SSDARL Varazze 1912 Don Bosco

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