Il neo presidente nazionale della Uisp, il genovese Tiziano Pesce, commenta così l'incontro avuto ieri con Valentina Vezzali:
Nel pomeriggio di ieri ho partecipato, insieme ai presidenti di tutti gli Enti di Promozione sportiva, all’incontro con la neo Sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. È stata una prima occasione, interlocutoria, di conoscenza fra l’ampio mondo della promozione sportiva e sociale e la rappresentante del Governo insediatasi da pochi giorni, anche a seguito dell’uscita pubblica congiunta “Basta essere considerati terza classe!”. Alla Vezzali abbiamo rimarcato la crisi tremenda e il grido di dolore delle associazioni e società sportive di base, la necessità di ristori che le supportino anche sulle attività istituzionali, e richiesto con nettezza, ribadendo ancora una volta la massima attenzione alla tutela della salute dei praticanti, che si superi al più presto l’insostenibile disparità di trattamento, a parità di attività, fra tesserati delle Federazioni e degli EPS, posta in essere dall’applicazione del DPCM, nell’ambito degli allenamenti nelle c.d. zone rosse.
Abbiamo ancora una volta sottolineato come le nostre organizzazioni non siano alla ricerca di contrapposizioni con lo sport agonistico di alta prestazione ma come non sia più rinviabile affrontare concretamente il tema della fortissima sperequazione delle risorse messe a disposizione e chiesto al Governo di mettere da subito in campo misure idonee di ristoro.
La sottosegretaria Vezzali, nel comprendere le posizioni espresse e le criticità segnalate da un settore che rappresenta non solo sport di tipo competitivo ma, soprattutto, lo sport come strumento di prevenzione e promozione della salute, coesione delle comunità territoriali, ha assunto l’impegno di procedere con i dovuti approfondimenti e di incontrarci nuovamente sia sui temi dell’emergenza sanitaria che sul percorso di attuazione dei decreti legislativi di riforma e riordino del sistema sportivo, da pochi giorni pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Noi continueremo, ora dopo ora, a pretendere risposte per un intero mondo che è anche lavoro, economia e che è letteralmente schiantato.
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