Calcio - 27 marzo 2021, 00:01

TANTI AUGURI A... PINO MANGO

L'ex presidente della Sampierdarenese ed ex mister di Samp, Don Bosco, Lagaccio, Corniglianese oggi compie gli anni e risponde alle 10 domande

TANTI AUGURI A... PINO MANGO

Ciao, 10 domande per IL GIORNO DEL TUO COMPLEANNO per www.settimanasport.com

1 Tanti auguri, come festeggerai oggi?

Con mia moglie, i miei figli, e i miei nipoti, rigorosamente a casa.

2 Come stai vivendo questo momento così difficile per tutti noi?

Si lavora al 50%, meno male che faccio un lavoro di laboratorio come orologiaio e riesco un po’ a sopperire alla situazione, ma il momento è davvero difficile e complicato. E lo Stato non ci aiuta, anzi ci fa pagare tutto e non abbiamo nessun vantaggio. Un problema per tutti i commercianti. In più la gente ha paura, terrorizzata dalle notizie che escono tutti i giorni. Io avrei vaccinato prima i giovani, perché sono quelli che vanno in giro e portano a casa il contagio. Vorrei capire finora chi hanno vaccinato…

3 Un passo indietro: nella tua carriera calcistica più ricordi, rimorsi o rimpianti?

L’unico rimpianto quando avevo 18/20 ho incominciato a lavorare, avevo conosciuto Gipo Poggi che era alla Sampdoria con i vari Frustalupi, Morini, Salvi e potevo entrare in quel giro, ma ho preferito lavorare. In generale sono soddisfatto, da giocatore sono arrivato in Quarta Serie col Borgoratti, poi ho scelto il negozio. Poi da allenatore tante soddisfazioni, specie col settore giovanile, a partire dai primi successi con Lagaccio e Sturlese, per finire con tutte le vittorie avute a livello regionale con la Sampierdarenese.

4 Qual e' la squadra a cui sei rimasto piu affezionato?

La Sampierdarenese, ci sono stato 25 anni ottenendo anche una Benemerenza. Ho fatto allenatore, responsabile, presidente, è stata una seconda famiglia.

5 Tra 10 anni dove ti vedi: ancora “sul campo”, e in che ruolo?

Se rimane questa situazione, al “campo” non ci va più nessuno. Se le cose andranno meglio, mi piacerebbe dare una mano al presidente Ivaldi in Federazione. Mi piacerebbe controllare che tutte le società operino regolarmente e le condizioni delle strutture.

6 Qual è la cosa piu bella e importante che hai imparato o che ti ha lasciato il mondo del calcio? E la piu brutta?

Ho incontrato tante persone che mi hanno insegnato lealtà, sacrificio, determinazione. Uno su tutti Paolo Marocchi. Ho capito che per diventare allenatore devi averlo nel sangue. Che devi affrontare le persone nel bene e nel male parlando faccia a faccia con loro, per conoscerle meglio. La cosa più brutta sono le promesse non mantenute e la falsità di alcune persone, e la cattiveria e l’invidia, la maleducazione. Ho sempre odiato chi non ti salutava alla fine della partita.

7 Aggiungi o togli una regola al calcio: cosa sceglieresti?

Più che una regola, eliminerei queste ripartenze dal basso con la palla scambiata fra portiere e difensore, che alla fine causano un sacco di gol subiti.

8 Diventi presidente di una squadra dilettantistica: a chi la faresti allenare e che colori sceglieresti

Colore azzurro come la maglia del Napoli. Ancora adesso la farei allenare da uno come Mino Armienti.

9 Un calciatore di serie A per amicizia viene a giocare nella tua squadra: chi vorresti che fosse?

Senz’altro Fabio Quagliarella.

10 Genoano o sampdoriano o.... un giudizio sulla stagione della tua squadra del cuore

Sono filo sampdoriano. Ammiro tantissimo Claudio Ranieri, un signore mai sopra le righe, con tantissima esperienza alle spalle, un gioco semplice con cui riempie tutto il campo. Spendo due parole però anche per Ballardini, una persona che ho conosciuto e per cui nutro una certa ammirazione.

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