Promozione - 24 maggio 2021, 15:45

VOLTRESE Massimo Sciutto torna in panchina

Il Direttore gialloblù raddoppia e ritorna al suo vecchio amore. Sarà lui il successore di Ragni. Ma non lascerà le redini della società. E continuerà a praticare l'altra sua grande passione, il padel, e a seguire sua figlia Alessia pallavolista in B2.

VOLTRESE Massimo Sciutto torna in panchina

Sarà Massimo Sciutto, classe 66 (ha compiuto 55 anni lo scorso 31 gennaio) il nuovo allenatore della Voltrese, di cui è anche direttore generale. Succede a Chicco Ragni, che si è parzialmente defilato per motivi personali.

Sciutto da giocatore ha militato in Sestrese, Goliardica, Rossiglionese, San Gerolamo, San Fruttuoso, Grafiche Del Cielo, Cus Genova, Voltrese, Polis e Borgoratti.

Da mister ha allenato Pieve, Via Rolando, Culmv, Anpi, CulmvPolis e Lagaccio.

Ha fatto da secondo in D a Tabbiani con Vado, Lavagnese, Savona.

Da dirigente, ha iniziato la carriera a Savona, per proseguire poi alla Voltrese.

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Massimo, lascerai il ruolo di dirigente o ti cimenterai in entrambe le cariche?

"No, diciamo che rimango alla Ferguson, mantengo anche il mio ruolo da dirigente perchè con il presidente Ottonello e il direttore Navone abbiamo messo in piedi un discorso molto importante per Voltri a livello di strutture e per il quartiere, quindi i miei impegni rimangono inalterati. Torno in panchina soprattutto perchè Chicco Ragni ha fatto un passo indietro per motivi personali familiari, allora la società ha pensato di non stravolgere troppo lo staff affidandomi questo incarico, altrimenti non sarei tornato ad allenare".

Con quale spirito torni a fare il mister?

"In panchina ritorno volentieri, con entusiasmo, è un impegno che accolgo con piacere, la passione non mi è mai mancata, mi era mancato il tempo, che cercherò di ritagliarmi comunque all'intero di un lavoro di staff".

Rispetto ai "tuoi tempi" come è cambiato il calcio?

"E' aumentata sicuramente la componente fisico-atletica, non è vero che i giocatori di oggi siano meno tecnici, ma sicuramente dovendo giocare a una velocità maggiore, la tecnica ne trae uno svantaggio, fare le cose in un secondo è più difficile che farle in 10 secondi. Dal punto di vista "sociale", rispetto a 20-30 anni fa è diminuita la voglia di giocare a pallone nei ragazzi, c'è molta meno passione nelle età più giovani, oggi ci sono altri interessi, e il materiale umano su cui poter lavorare è più limitato".

Che idee porterai sul campo?

"Avendo fatto molte esperienze negli anni, mi riferisco soprattutto alle stagioni di serie D dove il livello dell'allenamento era quasi professionale, cercherò di mettere in pratica un po' tutto quello che ho imparato e adattarlo alla realtà di Voltri, dove faremo allenamenti serali".

Obiettivi della società?

"La società voleva riprovare a tornare in Eccellenza nell'arco di 2-3 anni, l'anno scorso è stato un anno perso per tutti, e dovremo procrastinare questo obiettivo, le ambizioni ci sono, ma è difficile dire quando succederà".

A quali allenatori professionisti o dilettanti ti ispiri?

"A nessuno in particolare, mi piacciono molto quegli allenatori che sanno adattarsi ai giocatori a disposizione e alle esigenze della partita, non mi piacciono gli integralisti che hanno un solo modo di giocare, penso che bisogna saper gestire le varie situazioni e i giocatori a disposizione".

Capitolo Covid: pensi che a settembre ripartirà tutto regolarmente?

"Io sono ottimista per natura, ma voglio esserlo in questo momento soprattutto per le esigenze di vita di tutti noi, per lo sviluppo dell'economia, spero che con i vaccini si torni al più presto a una vita normale, ne abbiamo bisogno tutti...".

Massimo nel frattempo forse non tutti sanno che stai ottenendo ottimi risultati con il Padel...

"Beh con il Padel è stato amore a prima vista, da ex tennista quando mi hanno fatto provare uno sport simile ma con uno spazio meno ampio da coprire me ne sono innamorato subito. Sono stato uno dei primi a Genova, all’inizio mi prendevano in giro, ora ci giocano tutti..."

Altra tua grande passione, la pallavolo, praticata a ottimi livelli da tua figlia Alessia, atleta della Serteco in B2 femminile:

"Beh che dire su mia figlia, è un mio grande orgoglio! Speravo che si appassionasse ad uno sport perché credo che sia fondamentale per i giovani seguire questa strada in preparazione a ciò che li aspetterà nella vita. Lei oltre ad appassionarsi sta pure diventando forte e quindi sono felicissimo. Tra l’altro mentre io di solito per le mie partite non ho mai sofferto troppo la tensione, quando vado a vedere lei sono agitatissimo, e mi fa pure male alla salute!"

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