Il presidente del Cornigliano Rosario Aveni torna su un argomento sempre all'ordine del giorno, il rapporto con la classe arbitrale:
Non voglio entrare nei dettagli del match di sabato scorso, abbiamo perso e non voglio trovare scusanti, ma devo constatare che ultimamente gli arbitri sono un po' troppo arroganti e con loro c'è davvero poco dialogo. Io cerco sempre di accoglierli all'inizio e scortarli alla fine, la nostra etica è da sempre quella di non ingannarli, ricordo che due anni fa un nostro giocatore fece gol con un fallo di mano e lo ha ammise immediatamente. Vorrei un po' più di dialogo, quando abbiamo perso ultimamente ho sempre fatto i complimenti all'arbitro, non mi viene difficile fare i complimenti, anzi meno male che ci sono i direttori di gara, senza di loro non si potrebbe giocare. Il concetto è che dovremmo tutti divertirci, sia gli arbitri che i giocatori, e ammetto pure che i giocatori sono viziati, a volte insopportabili, però i miei sono educati, e gli educati non vanno presi in giro. Manteniamo il rispetto dei ruoli, ringraziamo questi ragazzi appassionati che vengono ad arbitrare, però pretendiamo rispetto reciproco e soprattutto educazione. Se necessario mi potrei fare promotore di una riunione con il settore arbitrale con le società di Seconda Categoria, valiamo anche noi tanto quanto l'Eccellenza e la Promozione. Chiudo dicendo che ho un rispetto smodato per gli arbitri, potrebbero essere tutti i miei figli, ma sono anche un po' arrabbiato.