Nicola era un grande tifoso Corsaro, era il titolare del negozio Lo Sport Calcio di Sestri, era anche un sostenitore di Settimana Sport. Venerdi mattina non ha aperto il suo negozio, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione. Il suo ricordo nelle immagini e nelle parole del collega Joel Capello
Caro Nico,
piango da ore al pensiero che non potrò più parlare con te del nostro amato Sestri. Ogni sabato mattina, per tanti anni, il tuo negozio è stato il mio rifugio. Un'amicizia lunga 25 anni. C'eravamo conosciuti a scuola, tu non eri ancora un tifoso dell'Unione. Io ti parlavo delle mie domeniche al Sivori e tu dei tuoi fine settimana ad Antessio, un paesino sperduto nello spezzino che non avevo e che non ho ancora adesso mai visto in vita mia. Eri stato un buon atleta di lotta greco-romana, ricordo i tuoi allenamenti sulla spiaggia di Portobello e un torneo che avevi disputato a Budapest. Me lo ricordo perchè mi avevi spedito una cartolina, ai tempi si faceva così. Poi era subentrato il tuo amore sconfinato, anche più del mio, verso il Sestri. Il tuo Sestri. Quante mattine passate nel tuo negozio a parlare di vittorie, sconfitte, coreografie, trasferte da organizzare, cosa andava e cosa non andava nell'Unione. "Cosa facciamo per il Centenario, Jo?", "Chi chiamiamo delle vecchie glorie?". Se non erano le mattine del sabato, erano le serate del venerdì poco prima di tirare giù la saracinesca. Il 29 dicembre alle 11.43 mi mandavi questa foto. Tempo 5 minuti ed ero corso da te per comprarla. Oltre ad essere un grande tifoso, ti eri appassionato alla storia del nostro Sestri: negli anni ci siamo scambiati foto antiche, articoli di giornali e aneddoti che ci raccontavano i vecchi calciatori che hanno onorato la nostra gloriosa casacca. Circa 13 anni fa, per il libro sui 90 anni del Sestri Levante scritto da un altro grande storico dei corsari, Gianni Bacigalupo, ci vedevano una sera a settimana all'ultimo piano, in fondo al corridoio, delle scuole di piazza della Repubblica per correggere le bozze di Bacci. In questi ultimi due anni un libro lo stavamo scrivendo entrambi, sempre sul Sestri: argomenti diversi ma sempre sull'Unione, tu con più costanza, io meno. Ci siamo scambiati fino all'ultimo foto e dati. Il tuo desiderio ora è anche il mio: veder pubblicato il TUO libro che era praticamente finito, te lo prometto. Ti ricorderò ogni giorno della mia vita, amico mio. E mi porterò sempre nel cuore le nostre conversazioni in negozio e i tuoi cori dalla Gradinata Augusto Gori.
Ciao Caranza!
(Joel Capello)