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Eccellenza | 01 febbraio 2022, 16:31

GIOVANI PROMESSE CRESCONO / 10 domande a Luca Tomè, talentino della Sestrese

Classe 2004, domenica ha segnato il suo primo gol in Eccellenza regalando i tre punti ai verdestellati contro il Canaletto

GIOVANI PROMESSE CRESCONO / 10 domande a Luca Tomè, talentino della Sestrese

Luca Tomè, classe 2004, attaccante mancino della Sestrese, domenica scorsa ha segnato il suo primo gol fra i grandi decidendo il match con il Canaletto.

Cresciuto nel vivaio verdestellato, la prima volta che il ds Catania e mister Schiazza lo hanno visto era tre anni fa, partita decisiva del campionato Giovanissimi contro l'Athletic. Partita terminata 3-0, Luca fece due gol (punizione e rovesciata).

E subito pensarono che Luca sarebbe stato il futuro attaccante della Sestrese.

Suo mentore è stato il suo mister e ora responsabile delle giovanili, Michele Fabiani.

Perfetto per il 4/3/3 attuale di mister Schiazza, Luca l'anno scorso è stato decisivo nella vittoria del campionato Allievi, una leva 2004 quella della Sestrese piena di grandi prospetti, tutti fortissimi.

Luca ha praticamente saltato l'anno della Juniores. Solo una volta quest'anno ha partecipato a una partita coi pari leva, segnando 4 gol nel 5-4 della Sestrese contro l'Arenzano.

"Per me Luca è la vittoria più grande, il suo inserimento in prima squadra e ora questo gol testimoniano che ci avevamo visto giusto", dichiara il ds Andrea Catania.

Siamo andati alla scoperta di Luca Tomè, con le nostre classiche 10 domande.

1) Luca, primo gol in Eccellenza : raccontacelo!

Il primo gol in Eccellenza è speciale perché ha dietro moltissimo lavoro e sacrificio, mi ha liberato da molta "rabbia agonistica" e mi dà ancora più forza per continuare a lavorare con tanto impegno, con tanta intensità e tanta determinazione. E’ importante soprattutto per la squadra però, perché grazie al mio gol e grazie alla super prestazione di tutti, riusciamo a respirare un po' e a concentrarci al meglio per lo scontro diretto di questo giovedì contro il Molassana. Rimango quindi con i piedi ben piantati a terra perché credo e voglio che questo sia solo l’inizio.   

2) Che emozioni hai provato ? Hai una dedica?

Le emozioni provate sono state molto forti, un fantastico mix di gioie; l’urlo dopo che la palla ha toccato la rete, credo le racchiuda un po’ tutte. Il tutto amplificato dall’importanza che aveva per la squadra. E’ stato un momento molto speciale. Il gol è dedicato in alla mia famiglia, ai miei nonni e alla mia fidanzata, che mi hanno sopportato e supportato in tutti i miei anni calcistici e vederli commossi, è stata forse la cosa più bella di tutte.   

3) Primo anno fra i grandi : come ti trovi in Eccellenza ?

Il mio primo anno in Eccellenza è stato, per fortuna, preceduto da un anno nel quale sono cresciuto moltissimo, grazie alla possibilità datami dalla società di farmi le ossa eseguendo la preparazione e facendo un allenamento a settimana con la prima squadra. Ciò mi ha permesso soprattutto di imparare a gestire le emozioni, oltre all’adattamento al ritmo e alla fisicità. Quest’estate non avrei dovuto far parte ufficialmente della rosa della prima squadra ma grazie al lavoro e all’impegno, piano piano sono riuscito a prendermi i miei spazi, fino ad oggi. Con l’aiuto di questi tasselli credo di stare affrontando al meglio questa esperienza. Devo ringraziare anche il gruppo squadra, che è uno dei migliori in cui io mi sia mai trovato.   

4) Un giudizio sul campionato della tua squadra : potevate forse fare un po’ di più ?

Indubbiamente i risultati che abbiamo raccolto durante l’anno sono irrisori rispetto a quelli immaginati e sperati. Il lavoro negli allenamenti, e il connubio fra i veterani e noi giovani promettenti auspicava numeri sicuramente migliori. Purtroppo, qualcosa qua e la non ha mai funzionato. Forse, però, siamo finalmente arrivati ad una quadra che dal recupero col Rivasamba, ci sta permettendo di esprimere al meglio le nostre potenzialità .   

5) Obiettivo personale : dove vuoi arrivare , ti sei posto un traguardo ?

Il mio traguardo non è preciso, voglio raggiungere il massimo che potrò ottenere, non so dove sarà, spero lontano, ma darò tutto per cercare di non lasciare niente indietro. Se vogliamo precisare un traguardo, è quello di superarmi ogni domenica rispetto a quella prima, così sono sicuro che otterrò il massimo dalla mia carriera e che, soprattutto, mi sarò divertito.   

6) Quale è stato l’allenatore a cui devi di più?

Gli allenatori che mi hanno dato tanto nel calcio sono tanti. Però ne posso scegliere sicuramente uno su tutti ed è Mister Fabiani. Con lui condivido alcune delle mie grandi gioie calcistiche. In parte a lui devo la mia presenza in prima squadra, perché è sempre riuscito a tirare fuori il meglio da me. E non posso fare altro che ringraziarlo.   

7) Descriviti tecnicamente : che ruolo ricopri e quali sono le tue caratteristiche?

A 11 anni nasco come punta centrale, grazie alla mia fisicità rispetto ai miei coetanei, riuscivo a dare il contributo migliore alla squadra. Nel calcio dei “grandi” nel quale mi ritrovo a giocare contro miei colleghi più robusti di me, non posso ancora basare il mio gioco sulla fisicità. I Mister hanno capito questa cosa e attualmente gioco esterno, ruolo che mi si addice sicuramente di più perché riesco a sfruttare i miei veri punti di forza attuali. Riesco quindi a sfruttare la mia velocità, il mio dribbling e soprattutto il mio tiro, al meglio. Il lato, che sia sinistro o destro, non fa molta differenza, perché pur io essendo sinistro, avendo lavorato sul mio destro riesco a tirare e a crossare quasi allo stesso livello con entrambi i piedi.   

8) Hai un idolo nei professionisti e perché ?

Il mio idolo nei professionisti è sempre stato Cristiano Ronaldo, quando ero più piccolo mi incantavo ore e ore a guardare i suoi video, avevo tutte le sue magliette e da lui deriva la mia mania per le Mercurial. Col tempo, però, ho imparato ad apprezzare più la sua etica lavorativa, ed è ciò che quindi più mi ispira di Cristiano Ronaldo.   

9) Cos'è il calcio per te?

Il calcio per me è una liberazione, a prescindere da tutto ciò che ruota intorno ad esso, quando metto gli scarpini ed entro in campo, tutti i pensieri si dissolvono e riesco a staccare la spina da tutto ciò che c’è fuori. Quando è estate e vado in campagna sto tutti i pomeriggi a giocare a calcio, anche da solo, e per me è una delle cose più belle che ci sia. Se il calcio, un giorno, dovesse diventare un mio lavoro, sarei l'uomo più felice del mondo.   

10) Il ds Catania dice che tu sei la sua soddisfazione più grande ! Cosa gli rispondi ?

Al D.S. Catania non posso fare altro che dire grazie. Mi ha trasmesso tutto di cui avevo bisogno per stare tranquillo prima di entrare in campo. Lui e la società hanno creduto moltissimo in me; e oltre a ringraziarli, spero vivamente di ripagarli al meglio, come con gol importanti come quello dell’ultima Domenica.   

GUARDA IL GOL DI LUCA TOME' AL CANALETTO

foto Facebook Sestrese - Vitaliano

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