Una Juve incredibilmente brutta per lunghi tratti, un Genoa tutto cuore (e testa) ed ecco il venerdì perfetto per un popolo che pochi giorni fa aveva accusato la delusione maggiore perdendo il derby con un rigore fallito all'ultimo minuto sotto la Nord.
Il calcio toglie e dà.
Dicevamo della Juve. Difficile giocare peggio di così nel primo tempo, difficile sbagliare tanto nella ripresa. La squadra di Allegri ha giocato un match svogliato, con troppi interpreti mal assortiti fra loro e in perenne difficoltà. Il gol di Dybala e le occasioni successive avevano spianato la strada al bottino pieno, ma il calcio ti dà (in termini di occasioni) e poi ti toglie (se sbagli situazioni clamorose, vero Kean?) e così è arrivata la beffa, sottoforma di apoteosi per il Grifone, che non sappiamo se resterà in A o precipiterà in B, ma sta onorando al massimo delle sue forze il campionato e soprattutto una gradinata Nord da applausi, che non ha taciuto un attimo venerdì sera, anche nei momenti di sbandamento. Onore al Genoa, la Juve in castigo.
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