Si è da poco concluso il tanto atteso summit del "Tower Genova Airport Hotel" tra il Comitato Regionale Ligure e i club di Prima Categoria.
Come da previsioni, sul fronte del format non si sono verificati particolari stravolgimenti con la conferma di cinque gironi composti ciascuno da 14 squadre.
I principali temi su cui è stata posta l'attenzione sono state le ipotetiche problematiche organizzative legate alla composizione dei raggruppamenti e le possibili variabili legate al giorno di disputa degli incontri e agli orari degli stessi.
Su quest'ultimo punto, in particolare, sono state sollevate alcune perplessità da parte di alcuni club. Esso, infatti, prevede che è chi gioca in casa a decidere quando disputare l'incontro.
Le principali obiezioni sono state mosse da alcune società del genovese nella passata stagione impegnate nel girone C del Sabato.
Sul fronte ponentino ed in parte su quello levantino le proposte sembrano, invece, essere state accolte con maggior entusiasmo ed interesse.
Le ragioni di questa fusione tra i gironi genovesi con quelli ponentini e levantini (ovviamente i gironi saranno composti su base geografica) sta - secondo il presidente del Comitato Regionale Ligure, Giulio Ivaldi - nella necessità di alzare il livello della categoria e conferirle i connotati (che già in teoria dovrebbe avere) di competizione regionale, consentendo, così, alle squadre di confrontarsi con realtà differenti, giocare su campi differenti ed incrementare più o meno omogeneamente la qualità delle gare su tutti e tre i gironi interessati (i raggruppamenti spezzino ed imperiese a tal riguardo non dovrebbero subire granché scossoni).