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Eccellenza | 20 gennaio 2023, 19:09

SESTRESE IN CRISI Il ds Catania: "Rosa ampia di grande qualità, il tempo degli appelli è finito. Bisogna invertire la rotta, subito"

Dieci partite con una sola vittoria, un cammino da retrocessione diretta. Domenica arriva la Cairese.

SESTRESE IN CRISI Il ds Catania: "Rosa ampia di grande qualità, il tempo degli appelli è finito. Bisogna invertire la rotta, subito"

Un momento di crisi, profonda, inaspettata alla vigilia del campionato per una Sestrese che sembrava – nomi alla mano – in gradi di potersi candidare al ruolo di vera “outsider” del campionato.

Dopo un trend di dieci partite con un ruolino di marcia da retrocessione diretta (un solo successo, e ben cinque sconfitte), la formazione verdestellata è chiamata ad una reazione.

Il Direttore Sportivo ANDREA CATANIA prova a scuotere l’ambiente puntando sull’orgoglio di un gruppo dai valori importanti.

𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞, 𝐥𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐞’ 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢..

“Io ho sempre creduto in questo gruppo, e ci credo tutt’ora. La sfortuna e gli episodi hanno sicuramente condizionato il nostro cammino, ma dopo un girone intero non si può parlare solo di questo. Chi mi conosce lo sa, quando le cose vanno male io ci metto sempre la faccia, sempre dopo le partite e nei momenti come questo. Le passerelle le lasciamo ad altri, ben felice sia così. Tutti siamo in discussione ma al tempo stesso questo gruppo io non lo cambierei con nessuno. Potevamo farlo a dicembre, e invece con il dg D’Acierno e la società abbiamo voluto “aggiungere” anziché cambiare o rivoluzionare, e sono straconvinto oggi più che mai che era la scelta giusta”.

𝐂𝐡𝐞 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚 𝐞’ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚?

“Una settimana come le altre sul campo, in cui questo gruppo ha lavorato bene e con grande intensità. Il gruppo per senso di responsabilità ha voluto, come spesso accade nello sport, compattarsi anche fuori. Una cena di tutto il gruppo squadra, in cui volutamente noi della società abbiamo voluto rimanere fuori per lasciare a loro il momento di una presa di coscienza e responsabilità importante. Direi la scelta, condivisa, corretta”.

𝐃𝐢𝐞𝐜𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐞, 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐟𝐢𝐭𝐭𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢. 𝐍𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐝𝐮𝐞 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐬𝐭𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐡𝐚 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐚 𝐫𝐞𝐭𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚, 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨?

“E’ un momento molto delicato, che dura da tempo. A dicembre la società ha anche deciso di operare sul mercato con l’arrivo di giocatori funzionali e importanti. Il gruppo con lo staff in settimana lavora bene, molto bene, ad alti ritmi, ma evidentemente c’è qualcosa che non funziona. Questa rosa ha valori, rispetto a 12 mesi fa la società ha fatto tutto e di più già in estate, abbiamo una rosa importante in ogni ruolo e anche numericamente affidabile. Ci sono giovani che potrebbero giocare in tante squadre del campionato, altri elementi non più giovani ma di qualità importanti. Ma non sta bastando. E’ un problema di testa forse. Ma ora non si può più sbagliare”.

𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐚 𝐅𝐢𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐥’𝐞𝐧𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐦𝐚𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐢...

“Una partita interpretata nel modo giusto per settanta minuti, poi in 15’ abbiamo rovinato tutto. Non è una questione di condizione perché la squadra sta bene a mio avviso, qualcosa abbiamo sbagliato nella gestione ma non si può prendere due gol, due espulsioni e un rigore sbagliato in quindici minuti. Una squadra che deve salvarsi non può farlo ed è da pazzi, come ho detto ai ragazzi a fine partita”.

𝐋𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐟𝐟 𝐞’ 𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨?

“In questo momento tutti sono in discussione, è il calcio, ad ogni livello. La Sestrese non è una società qualunque, ha tifosi, rappresenta una delegazione, ha trecento e passa famiglie che ne fanno parte. Non è un ambiente facile, tante teste, tante persone che parlano, tante responsabilità a cui far fronte. Ma abbiamo grande fiducia in questo gruppo, e quando dico gruppo intendo in primis nel mister e staff. Cristiano è verdestellato dentro, ci soffre più di tutti. E sono sicuro che troverà il modo di tirarci fuori da questo momento. E’ lui la persona che, come lo scorso anno, porterà la Sestrese a mantenere la categoria. Basta guardare le nostra partite e capire che abbiamo tutto per uscirne, ma occorre evidentemente dare qualcosa in più sotto altri profili, come attenzione, carattere e concretezza”.

𝐎𝐫𝐚 𝐯𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐮𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢, 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐮𝐞 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐂𝐚𝐢𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐞 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐧𝐠𝐚, 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐝𝐞𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐥𝐞.

“Io invece penso sia meglio giocare con loro adesso, perché tireremo fuori tutto, non c’è più tempo per altri ragionamenti o sentimenti. Sono sicuro che già domenica contro la Cairese del mio amico Giribone la Sestrese farà una grandissima partita. Non ci sono più appelli, la Sestrese deve reagire e portare la nave in porto a testa alta. Qui c’è una squadra, uno staff, assistita da una società che non gli fa mancare nulla. Nessun pensava di ritrovarci in questa posizione, ma ora ci siamo, e dobbiamo tirarci fuori”.

𝐂’𝐞̀ 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐚𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞?

“Assolutamente. C’è un girone intero da giocare. Questa rosa ha valori che si sono espressi al 20%, per mille fattori, e un gruppo di giocatori di proprietà che sono una risorsa importante che in pochi hanno in categoria e rappresentano, per margini di crescita, il nostro oggi e domani di grandi prospettive. Un aspetto che non va assolutamente “bruciato”. Giovanili alle spalle forti come erano anni che non accadeva, una Juniores e Allievi di grande futuro. Un progetto all’orizzonte che trasformerà il Piccardo nel miglior impianto del calcio dilettantistico in città. Per questi motivi senza se e senza ma dico che la Sestrese deve in un modo o nell’altro rialzarsi e portare la nave in porto, e questo avverrà perché conosco perfettamente il valori di ognuno, in campo e fuori”.

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