A tu per tu con Tommaso Imperato, presidente e portiere del Priaruggia.
Tommaso come giudichi il campionato del Priaruggia sino ad ora?
«Il campionato sta andando oltre le più rosee aspettative, siamo quinti in solitaria e in zona play-off, seppur ben distanti dalle prime quattro. Sapevo perfettamente il valore dei miei ragazzi ma non avrei detto che già alla prima stagione in prima categoria saremmo riusciti a stare in una posizione di classifica simile».
Sabato scorso una vittoria importante, con un tuo rigore parato. Che emozione è stata?
«Ci voleva proprio. Ne venivamo da cinque partite senza vittoria, era importante invertire la tendenza. Sono contento di aver dato il mio contributo: nonostante la mia statura a dir poco modesta un rigore a stagione lo paro sempre… per quest’anno sono a posto!!
Potessi rigiocare una partita della tua squadra quale rigiocheresti? E perché?
«Sai che non lo so? Sicuramente l’esordio in Prima Categoria con l’Atletico Quarto è stato molto sfortunato, sia a livello di squadra che personale. Però le sconfitte fanno parte del percorso, e magari senza quella partita non ci sarebbe stata quella reazione che ha caratterizzato le partite successive».
Dove vuole arrivare il Priaruggia?
«Mi piacerebbe avere un settore giovanile strutturato. Quest’anno abbiamo inserito gli Allievi, un domani chissà… Per quanto riguarda la prima squadra, credo che la Prima Categoria sia la nostra dimensione. Il sogno resta la Promozione, ma al momento non siamo ancora pronti».
Vista “da fuori”, chi vincerà, secondo te, il girone?
«Vedo i miei amici della PSM Rapallo come i favoriti, sono fortissimi in tutti i reparti. E ci giochiamo contro domenica: faccio già il segno della croce. Riese e Pieve sono attrezzate, ma per me la Calvarese resta il vero competitor della PSM per la promozione finale».
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