Serie D - 07 aprile 2023, 18:45

SESTRI LEVANTE IN C Intervista a Enrico Barilari

"Il calcio per me da oggi non è più solo un divertimento, ma un lavoro, quindi dovrò capire con la società come fare questo grande passo. Sono stato tramortito dall'affetto della gente e ringrazio una serie di persone, da Risaliti a Raffo, dal Delgratta a Mancuso, da Nunzia Imperato a Giacomo Avellino"

SESTRI LEVANTE IN C Intervista a Enrico Barilari

Continua il nostro viaggio a Sestri Levante dopo l'avvenuta promozione in Serie C.

Dopo Risaliti e Delgratta, oggi tocca a mister Enrico Barilari.

Mister, quali sensazioni hai il giorno dopo?

"E' il momento di cavalcare un'onda... E credo che da ora in poi mi dedicherò solo al calcio prendendo una decisione importante... Fra ieri e oggi sono stato sommerso da messaggi e telefonate, facevo fatica a stare in pari con tutti, sono stato tramortito da tutto questo affetto... Oggi mi sono messo a guardare i social per ringraziare tutti ma non so se ci sono riuscito. Sto vivendo giornate emozionanti, ieri a Sestri c'era gente che non conoscevo che mi abbracciava, bambini che mi chiedevano una foto, per una persona super normale come me è stato tutto molto strano. Ma da oggi si ricomincia, a pensare all'allenamento, alla prossima partita".

Avete già parlato del futuro con la società?

"Si. Prima di tutto mi auguro che non si perda l'umiltà che ci ha contraddistinto. Ni chiedo cosa servirà per l'anno prossimo in serie C, mi sto già attivando. La società? La volontà di entrambi è quella di proseguire insieme, non è un discorso soltanto economico per me, è un vero e proprio grande passo, da lavoratore che vede il calcio come un divertimento, a un tipo di calcio che diventa un vero e proprio lavoro. Ma sono sicuro che troveremo un modo. Ho visto la società determinata nel volere fare le cose bene".

Quando hai capito che poteva essere l'anno del trionfo? 

"Dopo la prima partita persa con la Sanremese avevo percepito di essere inferiore, pensavo che loro avrebbero vinto il campionato e mi auguravo ci fossero squadre più scarse in modo da metterle dietro di noi e salvarci. Dopo la seconda giornata e la vittoria a Legnano mi sono detto "non siamo poi cosi male" e ho preso una boccata d'ossigeno. Da lì è iniziato il nostro percorso, fino al momento della mini-crisi di gennaio. Dalla partita di Asti in poi capito che saremmo arrivati in fondo".

La Sanremese non è stata fortunata, dopo il Novara ha trovato un Sestri completamente inatteso:

"Il nostro campionato è stato reso grandioso da un avversario fortissimo come la Sanremese. Sono stati sfortunati perchè noi abbiamo fatto dei numeri da record, e penalizzati dal terreno di gioco di casa, perchè in trasferta hanno fatto bene tanto quanto noi".

Per l'anno prossimo ti auguri il derby con l'Entella o no?

"Discorso delicato. La mia stima, che so è contraccambiata, per Gennaro Volpe fa si che io gli auguri di salire in B, certo mi stuzzica l'idea del derby come stuzzica a società e tifosi".

Chiudiamo coi ringraziamenti?

"I primi ringraziamenti, che definisco fin superflui, vanno fatti al presidente che ha avuto un grande coraggio a darmi questa chance, con lui si è creato un rapporto fra persone vere. Poi ringrazio Raffo, Delgratta, con cui abbiamo avuto dialoghi molto interessanti, Mancuso, che mi ha portato a Sestri. Ma un ringraziamento particolare vorrei farlo a Nunzia Imperato, perchè quando mi sono trovato senza squadra dopo 8 anni di Spezia, in pochi giorni me l'aveva già trovata. Ecco se non avessi allenato subito dopo l'addio a Spezia magari avrei smesso per sempre, quindi grazie Nunzia! Infine, ultimo ma non ultimo, una menzione per Giacomo Avellino che mi ha aiutato molto nel mio primo anno di Juniores Nazionale".

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