/ Serie D
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Serie D | 17 maggio 2023, 11:24

DERTHONA L'amarezza di Cristiano Cavaliere: "Potrei mollare, manca la cultura sportiva in questo mondo e mi sto disamorando"

Il presidente dei "leoni" non nega che questa stagione l'abbia demoralizzato sotto vari punti di vista: "Ho imparato che nel calcio sei sempre sotto esame non puoi mai pensare di aver fatto la cosa giusta..."

DERTHONA L'amarezza di Cristiano Cavaliere: "Potrei mollare, manca la cultura sportiva in questo mondo e mi sto disamorando"

Il Derthona si è salvato, con un gol su rigore, ai playout. Un po' poco per una società partita con ben altre ambizioni a settembre. Il presidente Cristiano Cavaliere è conscio di com'è andata questa stagione e di tutte le motivazioni che ci sono alle spalle di quest'annata negativa. Con lui oggi abbiamo fatto una bella chiacchierata, a bocce ferme. Vediamo cosa ne è uscito.

"E' stata una stagione complicatissima, con tante problematiche, basti pensare ai tre allenatori cambiati nella stessa stagione, cosa che non mi era mai successa. Tutto quello che abbiamo fatto, le decisioni giuste o sbagliate, sono state finalizzate al mantenimento della categoria, che alla fine poi era l'unica cosa che contava visto come si erano messe le cose".

"E' stata una stagione in cui tutto è andato storto, quindi la salvezza, anche se ai playout, va considerata un un buon risultato. Fortunatamente almeno nel match con la Castanese, è andato tutto dritto...".

"Le colpe di questa stagione? Sono colpe da condividere fra tutti i componenti, dalla società allo staff alla squadra. Chiaro che le responsabilità principali sono dlela società, perchè abbiamo fatto errori a ripetizione, io per primo. A posteriori è troppo facile dire dove si sbagliato, io dico solo che sul momento le scelte che abbiamo fatto ci sembravano le più valide. A partire da Fabio Fossati che è un signor allenatore che ha sempre ottenuto grandi risultati, insomma con lui eravamo andati sul sicuro, oltre che essere un amico e quindi doppia sofferenza per me. Con Chezzi, altro grande allenatore, c'è stato lo stesso destino. Daidola ha avuto poco tempo per lavorare ma sicuramente ha dato identità a una squadra che l'aveva persa. Le colpe poi vanno date anche ai giocatori, alcuni dei quali hanno avuto comportamenti poco consoni, li ringrazio per aver profuso impegno, ma raramente hanno dimostrato un vero attaccamento alla maglia".

"In questo momento mi sento deluso, amareggiato, incazzato, sto valutando cosa fare o meno, se proseguire la mia attività nel Derthona, o se addirittura smettere col mondo del calcio. Se non rimarrò al Derthona, non ho altre idee in ballo, mi fermerò. So già che mi pentirei perchè il calcio è sempre stato il mio primo pensiero, ma in questo momento sono troppe le delusioni che ho avuto rispetto alle soddisfazioni, e siccome non me lo ha ordinato il medico di investire tempo e denaro nel calcio, mi sto facendo delle domande".

"Questa stagione mi ha insegnato una cosa che conoscevo già ma forse sottovalutavo, che nel calcio non si può mai pensare di aver fatto le cose giuste, perchè in quel momento sei punito, sei sempre sotto esame. Purtroppo continuo a riscontrare sempre più mancanza di cultura sportiva nelle persone che fanno parte di questo mondo e questo mi sta facendo disamorare".

 

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore