Calcio - 28 maggio 2023, 18:54

A MAE SAMP/LA MIA SAMPDORIA Il comunicato n. 8 dell'Associazione

"La perplessità che ci attanagliava circa l’effettiva chiusura dell’operazione è diventata certezza di come l’ultimo miglio sia ancora da compiere e di come sia costellato di insidie".

A MAE SAMP/LA MIA SAMPDORIA Il comunicato n. 8 dell'Associazione

‼️Comunicato n° 8‼️

Alla cortese attenzione Gent.ssimo Presidente Marco Lanna

Spett.le CDA U.C. Sampdoria 1946

Egregio Avv. Alessandro Bonati

Non sono passate che poche ore dal nostro comunicato n° 7 che sono arrivati quello del CDA della Sampdoria ma soprattutto quello di replica dell’avvocato di Massimo Ferrero, Pieremilio Sammarco, che purtroppo oppone alla scelta del CDA quanto da noi paventato tra le righe, righe scritte piene di speranza ma con un dubbio saliente proprio sull’aspetto dirimente della vicenda.

Così la perplessità che ci attanagliava circa l’effettiva chiusura dell’operazione è diventata certezza di come l’ultimo miglio sia ancora da compiere e di come sia costellato di insidie.

L'altra certezza che ci si è palesata riguarda la scorrettezza dei mass media che ancora una volta per fare audience hanno dato in pasto al pubblico una notizia che era ben diversa da come si proponeva, giocando per proprio interesse ancora una volta sulla Sampdoria e sui suoi tifosi.

Da qui in poi useremo un condizionale d’obbligo, doveroso in una vicenda che ogni giorno ci lascia allibiti, sconcertati e ormai allo stremo delle forze.

Dal comunicato del CDA parrebbe di capire che la strada imboccata sia quella dello scontro con Ferrero in una materia, la crisi d’impresa, davvero nuova e mancante di una giurisprudenza che possa tranquillizzare chi la intraprende. Se dal punto di vista etico e persino morale ma anche di quello della convenienza economica non possiamo non essere d’accordo con tale scelta che penalizza giustamente un pregiudicato che ci ha rovinato, dal punto di vista della sorte della Sampdoria questa soluzione ci pervade di agitazione, prevedendo già ora una forte contrapposizione che allungherà i tempi necessari al raggiungimento dell’obiettivo della salvezza societaria, a questo punto non garantita.

In effetti la risposta dell'avvocato Sammarco è parsa da subito scomposta, da prima negando trattative: "La proprietà smentisce le notizie sulla cessione" e poi minacciando: “ogni atto in pregiudizio dei diritti dei soci sarà oggetto di immediate iniziative giudiziarie in sede civile e penale", Insomma non una bella situazione che ci lascia con il fiato sospeso in vista dell’assemblea di lunedì.

Nella scelta del CDA un altro aspetto ci ha particolarmente colpito. Se giustamente la soluzione Radrizzani-Manfredi è stata valutata come la migliore, non si capisce come si possa completamente liberare dalle proprie responsabilità le famiglie Garrone-Mondini che rimangono le principali responsabili di questa situazione e che, anche in questi giorni di trattativa, in ticket con Barnaba, non si sono particolarmente distinte per generosità, pensando in primis alla misera offerta diretta ai creditori commerciali, gente che lavora, a cui è stato proposto di ricevere ogni 100 euro di credito, 35 euro spalmati in tre anni.

Ciò doverosamente premesso chiediamo in qualità del direttivo de “La mia Sampdoria”, ormai rappresentativo di oltre 450 tifosi della nostra squadra, che il Presidente Marco Lanna a cui rinnoviamo i nostri ringraziamenti per l’impegno profuso fino ad oggi, tutto il CDA e l’Avv. Bonati chiedano almeno a voce altissima come stiamo facendo noi da mesi che il pagamento previsto per liberare l’U.C. Sampdoria dal trust sia effettuato dai signori, Edoardo Garrone, Alessandro Garrone e Giovanni Mondini in modo da eliminare qualunque rischio di sopravvivenza per la società facendo proprio l’assunto dei tifosi blucerchiati rivolto all’ex presidente “tu ce l’hai messo, tu ce lo togli!”

Questo sarebbe certamente di convenienza anche per chi paga liberandosi almeno dal fardello più grande agli occhi di noi sampdoriani e di Genova, quello della sparizione della nostra società, prospettiva insopportabile sempre, a maggior ragione se causata da una scelta scellerata della famiglia più ricca e potente della città.

La mia Sampdoria "a mæ Samp"

Il direttivo

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