Promozione - 08 giugno 2023, 00:01

TANTI AUGURI A... ERNESTO BOSCHI

Il mister del Marassi oggi compie gli anni e risponde alle 10 domande

TANTI AUGURI A... ERNESTO BOSCHI

1-Ciao, calcisticamente che compleanno è e come festeggerai?

1 Compleanno amaro per la Stagione appena conclusasi. Lo passerò con chi mi vuol bene. ❤️ Sarà il primo senza mia mamma e già il quarto senza papà. Loro saranno sempre con me.. 

2-Un commento alla stagione della tua squadra dilettantistica

2  Una stagione difficile culminata con una retrocessione che dopo l'annata precedente che aveva creato un'aspettativa superiore al reale valore della squadra ha lasciato l'amaro in bocca. Anche se per budget e possibilità della Società assolutamente preventivabile. Poi quando va male va peggio. E sempre paragonando il tutto alla precedente stagione laddove ci girò tutto bene quest'anno ci è girato tutto male.

3-Genoano, sampdoriano o? Cosa pensi della stagione della squadra per cui tifi?

3 Genoano. Un'annata trionfale dove si è capito quanto sia difficile vincere. Pur avendo avuto mezzi economici superiori agli altri. Per il futuro mi aspetto il consolidamento della serie A. Per ora null'altro.

4-Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?

4 Sono conosciuto come un mangia arbitri. Quelli bravi però li riempio di complimenti. Disinteressatamente. Non sopporto di loro alcune cose. L'arroganza e la non collaborazione. Ma e soprattutto la non conoscenza del Regolamento laddove alcuni ragazzi alle prime armi vengono dati in pasto a Campionati importanti come può essere la Promozione. Questo non lo accetto proprio. Ma è un problema antico. Finché non si investe PESANTEMENTE ECONOMICAMENTE su tale settore difficilmente se ne uscirà. E la mia "battaglia" è quella di far pagare tale investimenti agli "utilizzatori finali" degli arbitri. Ovvero i Professionisti. Li arrivano quelli bravi che iniziano con noi.

5-Se tu fossi il ct Mancini, come rilanceresti la Nazionale dopo i due fallimenti mondiali consecutivi?

5 Sono nessuno per dire cosa fare al Sig Mancini. La Nazionale interessa relativamente ai giocatori e soprattutto per nulla alle Società. Quindi diventa difficile anche il lavoro da svolgere. L'unica cosa che capisco poco è la convocazione di miriadi di giocatori. La Nazionale deve essere un punto di arrivo e non un punto dove chiunque arrivi anche solo per una presenza. L'Italia non è andata ai Mondiali a causa di una carenza tecnica unica su cui però vedo che non solo non si interviene mai ma che mai viene minimamente messa in discussione. Parlo del ruolo del portiere. Ma il più forte portiere italiano perché non viene mai convocato ? Perin naturalmente.

6-Dimmi tre qualità che deve avere secondo te un buon allenatore

6 Essere preparato tecnicamente, tatticamente. Dal punto di vista della condizione atletica dei ragazzi. Essere empatico. Sapersi far dare i giocatori che servono alle proprie idee. Avere coraggio. Quest'anno ho difettato soprattutto nella terza.

7-Nel calcio conta più la testa, il cuore, le gambe, la tecnica, la tattica o la grinta e perché?

7 Il cuore e la grinta sono concetti che non ho mai capito cosa possano significare. La testa fa tutta la differenza del mondo. Perché muove la tattica trova le motivazioni e ti fa allenare con impegno. Ma ciò che conta di più è il talento. Sia tecnico che atletico. Ma anche di coloro i quali hanno letture naturali. Insite. Si ritorna sempre alla "testa"

8-Prima di smettere vorresti che…

8 Non so se avrò voglia di fare ancora qualcosa in questo mondo. La delusione UMANA (e non tecnica) di quest'anno è talmente fresca che per ora non rispondo

9-Tatticamente… meglio prima non prenderle o fare un gol più dell’avversario?

9 Mantenere il controllo del gioco. Determinando ritmi e tempi. Per difendermi non prendendo gol gestendo il pallone e trovando i giusti momenti per fare gol all'avversario. Tendenzialmente mi piace la fase di possesso. Quindi un gol in più.

10-Il calcio come valvola di sfogo: quello che hai imparato giocando/allenando/dirigendo nel calcio ti ha insegnato qualcosa per la vita? O viceversa nel calcio hai adottato una tua particolare filosofia di vita?

10 Il calcio come metafora della vita. Quando vinci sei amico di tutti e quando perdi tutti si dimenticano di te. Nel calcio cerco di essere me stesso. Talvolta non ci si riesce. Come nella vita. Nessuno di noi è perfetto. Una cosa però è certa. Nel calcio, soprattutto dilettantistico, chi giudica non ha gli strumenti e le conoscenze per farlo. E sono come del resto nella vita solo i soldini a fare la differenza. E ogni tanto quando me lo ricordo penso che questo mondo non faccia più per me...

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