1-Ciao, calcisticamente che compleanno è e come festeggerai?
1) Calcisticamente parlando sarà un compleanno tranquillo, per fortuna ho già un accordo per la prossima stagione e posso godermelo senza grandi ansie di calciomercato. Posso dire che a 31 anni mi sento ancora un ragazzino e tornare a fare l’attaccante mi ha dato una nuova gioventù. Spero di avere tanti compleanni così.
2-Un commento alla stagione della tua squadra dilettantistica e dimmi cosa ti aspetti dalla prossima stagione 23/24
2) La nostra stagione ahimè non è stata in linea con i nostri obbiettivi, avremmo dovuto centrare i playoff e non ci siamo arrivati per un soffio. Mentre a livello personale sono soddisfatto dei miei 36 gol in stagione ( 30 campionato, 6 coppa ). Nella prossima stagione mi aspetto di migliorare ciò che ho e abbiamo fatto l’anno scorso. Sarà difficile ma le sfide mi piacciono!
3-Genoano, sampdoriano o? Cosa pensi della stagione della squadra per cui tifi?
3) Simpatizzo per la Sampdoria, non vado allo stadio spesso, ma quando vado al Ferraris per vedere i blucerchiati rimango sempre a bocca aperta per il tifo e per la passione che ha la gente che tifa questa maglia.
4-Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?
4) Il mio rapporto con gli arbitri è quasi sempre ottimo, soprattutto nei dilettanti spesso sono senza guardalinee e vengono lasciati da soli in pasto a 22 giocatori, andrebbero aiutati di più, alla fine sono ragazzi come noi che arbitrano la domenica per passione.
5-Se tu fossi il ct Mancini, come rilanceresti la Nazionale dopo i due fallimenti mondiali consecutivi?
5) È una domanda difficile, Mancini ha già fatto molto per la Nazionale, io penso che il problema sia proprio alla base, dai settori giovanili, dove spesso viene messo davanti il risultato a tutto il resto. Ci sono tante cose che andrebbero migliorate in Italia, raccomandazioni, strutture e tanto altro, alla fine sono 20 anni che non esce un numero 10 alla Totti e Del Piero, un motivo ci dovrà pur essere…
6-Dimmi tre qualità che deve avere secondo te un buon allenatore
6) Un buon allenatore deve sapere innanzitutto saper entrare nelle teste di 20 giocatori, e cercare di relazionarsi al meglio anche fuori dal campo, dev’essere assolutamente preparato e soprattutto deve cercare il modo di tenere lo spogliatoio unito aldilà delle scelte che si fanno la domenica
7-Nel calcio conta più la testa, il cuore, le gambe, la tecnica, la tattica o la grinta e perché?
7) Aggiungerei anche un po’ di fortuna… nel calcio se hai testa e non hai tecnica puoi comunque ottenere dei successi, viceversa se hai la tecnica e non hai dedizione al lavoro e voglia di arrivare non otterrai mai nulla. Ho visto giocatori tecnicamente normali arrivare in Serie A grazie alla dedizione al lavoro, per migliorare le lacune che avevano.
8-Prima di smettere vorresti che…
8) Prima di smettere vorrei entrare in campo prima della partita tenendo la mano di mio figlio e dedicargli un gol!
9-Tatticamente… meglio prima non prenderle o fare un gol più dell’avversario?
9) Se fai questa domanda ad un attaccante ti risponde sempre di fare un gol più dell'avversario, ma se devo essere onesto, il risultato migliore è sempre l’1-0.
10-Il calcio come valvola di sfogo: quello che hai imparato giocando/allenando/dirigendo nel calcio ti ha insegnato qualcosa per la vita? O viceversa nel calcio hai adottato una tua particolare filosofia di vita?
10) Il calcio per me è vita, mi ha insegnato tante cose e tanti valori, ho conosciuto molte persone che ancora oggi fanno parte della mia vita, mi dispiace che con le nuove tecnologie si sia persa un po’ quella cosa di giocare per strada scalzi con un pallone sgonfio con gli amici, io sono fiero di averlo fatto e di essere stato uno degli ultimi a vivere questi momenti… Viva il football sempre!