Eccellenza - 06 luglio 2023, 10:58

TANTI AUGURI A... ANDREA LENZO Vorrei trovare un presidente migliore di me, che abbia a cuore la Sammargheritese la metà di quanto ci tenga io.

Il presidente degli orange oggi compie gli anni e risponde alle 10 domande

Il presidente Lenzo festeggia con tutto il gruppo Samm dopo la vittoria nei playoff contro il Serra Riccò

Il presidente Lenzo festeggia con tutto il gruppo Samm dopo la vittoria nei playoff contro il Serra Riccò

1-Ciao, calcisticamente che compleanno è e come festeggerai?

Taglio il traguardo dei 50. Inizialmente non volevo organizzare nulla, ma per fortuna mia moglie mi ha fatto cambiare idea e faremo una festa, senza fuochi d’artificio, ma per avere l’occasione di stare insieme ai miei amici, anche quelli che non incontro proprio tutti i giorni.

2-Un commento alla stagione della tua squadra dilettantistica e dimmi cosa ti aspetti dalla prossima stagione 23/24

Quella conclusa è stata semplicemente spettacolare. Abbiamo cancellato l’onta della retrocessione e lo abbiamo fatto con una squadra giovane, meno quotata di altre, che ha espresso un gran calcio e raccolto i complimenti di tutti. Ora si alza l’asticella e anche le aspettative andranno ricalibrate, ma l’obiettivo resta quello di tentare di giocare un buon calcio e di farlo attraverso una squadra che sappia esprimere al meglio dei sani valori sportivi. Per molti sono solo parole, ma per me, per Mister Giacobbe e per tutto il gruppo non è così

3-Genoano, sampdoriano o? Cosa pensi della stagione della squadra per cui tifi?

Nasco interista e nel tempo, con sano masochismo, sono rimasto affascinato dalla Nord. Per anni ho seguito il Genoa (anche ai tempi della C). Quindi forza Grifone. In ogni caso, non sono anti-sampdoriano. Anzi io preferisco sempre giocare il derby e preferibilmente vincerlo. Ma bisogna essere nella stessa categoria, meglio se in serie A. Speriamo di poterlo fare presto.

4-Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?

Nella norma. A volte ci si scalda un po’, ma poi ti rendi conto che sono ragazzi anche loro, molto spesso più dilettanti dei nostri calciatori. Ma sono pochi e quindi vanno preservati e tutela al massimo. Se devo fare una critica, dovrebbero fare molta attenzione a quello che scrivono, perché poi il Giudice Sportivo rischia davvero di comminare sanzioni assurde per comportamenti banali. E’ successo troppe volte quest’anno.

5-Se tu fossi il ct Mancini, come rilanceresti la Nazionale dopo i due fallimenti mondiali consecutivi?

Domanda troppo difficile. La minestra la fai con la verdura che hai. Di giocatori di grande spessore ce ne sono pochi. Speriamo che qualcuno di nuovo si possa mettere in mostra.

6-Dimmi tre qualità che deve avere secondo te un buon allenatore

Deve essere preparato, deve aver voglia di lavorare tanto, in campo e fuori, sul gruppo e sui singoli, deve saper essere un punto di riferimento, sia quando si vince, sia quando si perde.

7-Nel calcio conta più la testa, il cuore, le gambe, la tecnica, la tattica o la grinta e perché?

Serve il giusto mix. La base è una ottima preparazione atletica e una buona assimilazione degli schemi. Il resto lo costruisci a monte, con la giusta scelta dello staff e poi dei calciatori.

8-Prima di smettere vorresti che…

Vorrei trovare un presidente migliore di me, che abbia a cuore la Sammargheritese la metà di quanto ci tenga io.

9-Tatticamente… meglio prima non prenderle o fare un gol più dell’avversario?

Sempre meglio fare un gol in più, ma con ordine tattico e con qualche bella giocata.

10-Il calcio come valvola di sfogo: quello che hai imparato giocando/allenando/dirigendo nel calcio ti ha insegnato qualcosa per la vita? O viceversa nel calcio hai adottato una tua particolare filosofia di vita?

Mi ha insegnato che per ottenere risultati duraturi servono pazienza, costanza, coraggio nelle scelte, lungimiranza e la fortuna di incontrare i giusti compagni di viaggio. Che una Associazione non è una S.p.A. ed è importante delegare e lasciare a ciascuno i propri spazi e meriti, a tutti i livelli. Come presidente penso non dimentico che non esiste solo una squadra di calcio, ma che dietro c’è anche tutto il settore giovanile. Abbiamo tutti delle responsabilità ed è importante far capire ai ragazzi che lo sport è già di per sé un buon modo di vivere la vita.

SU