A pochi giorni dall'inizio del campionato di Serie C, con il presidente Stefano Risaliti affrontiamo i temi più caldi della stagione 23/24, quella che vede i Corsari ritornare nei professionisti 70 anni dopo la precedente esperienza.
Presidente, questi primi mesi da professionista cosa le hanno insegnato?
"Premesso che per me e per i miei collaboratori essere sbarcati nel mondo dei prof è una grande soddisfazione, mi sto accorgendo come quello della Serie C sia un contesto nettamente diverso dai dilettanti, con una proporzione di difficoltà particolarmente superiore a quella a cui eravamo abituati. Mi riferisco soprattutto al punto di vista amministrativo e dei costi. Con l'aggravante di doverci spostare da casa verso un altro campo (quello di Carrara, ndr) per i lavori di adeguamento del Sivori. Impossibile quantificare i tempi del nostro ritorno a casa, devo dire che la nostra Amministrazione aiutata dalla Regione sta lavorando parecchio per cercare di farci tornare al più presto al Sivori, ma in Italia ci sono tempi burocratici enormi che ostacolano e rallentano ogni buona volontà".
Presidente, qualche rimpianto per non aver potuto utilizzare il Comunale di Chiavari?
"Siamo stati ahimè costretti a ripiegare su Carrara, e a questo proposito ringrazio la Carrarese anche se ci potrà ospitare solo per quattro partite. Noi volevamo e speriamo ancora di poter giocare a Chiavari, ma lo scorso 15 giugno dovevamo presentare alla Lega Pro con urgenza il nome del campo dove avremmo disputato le prime gare ufficiali. In quel periodo era in corso una disputa fra la società Virtus Entella e il Comune di Chiavari, e io ho preferito tirarmi fuori, per non dare disturbo. In quel momento l'unica che ci metteva nelle condizioni di poter utilizzare un campo omologato e di poterci iscrivere al campionato di lega pro era la Carrarese. Detto questo, spero vivamente, visto che nella mia Regione i campi omologati ci sono, che l'Entella ci apra uno spiraglio e ci consenta di utilizzare il campo finchè non potremo utilizzare il Sivori quando dovremo andare via da Carrara. La rivalità sportiva e gli sfottò sono una cosa anche simpatica e sul campo è giusto competere, ma al di là di quello dovrebbe prevalere il buon senso, e se una società come la nostra è in difficoltà, penso sia normale che una società vicina possa venirci in aiuto. Di fatto nei primi mesi (4 partite) giocheremo sempre in trasferta, pagando un affitto stratosferico, quindi se sono costretto a "disturbare" l'Entella, non è certo per un capriccio".
Passando alle questioni tecniche, avete confermato il tecnico e buona parte dei protagonisti della cavalcata della serie D:
"Mister Barilari si è dimostrato un valore aggiunto per noi e ce lo teniamo stretto. Per ciò che riguarda La squadra ovviamente chi vince un campionato con 20 punti di vantaggio merita la riconferma quasi totale. Infatti 9/11 dei cosiddetti titolari sono quelli dell'anno scorso, ma qualche ritocco era necessario, qualche uomo con esperienza nei prof, come Regini e Andreis, ci voleva, e poi abbiamo preso alcuni giovani da società professionistiche importanti che riteniamo ci possano dare una mano".
Risaliti, lei è un combattente nato, ma questa Serie C la spaventa un po'?
"La affrontiamo consapevoli di essere l'ultima ruota del carro nel contesto delle 60 squadre, il nostro girone è come una B2, a volte non leggo neanche i nomi delle squadre per non fare il confronto con una società piccola come la nostra e farmi venire i brividi, ma conoscendo i miei ragazzi penso che ce la possiamo giocare, e ne sarei ancora più convinto se giocassimo tutte le partite in casa al Sivori, per questo spero che la nostra lontananza da Sestri duri il meno possibile".