Eccellenza - 12 ottobre 2023, 00:01

TANTI AUGURI A... MATTEO COCCO

Oggi compie gli anni il mister del Pietra Ligure che risponde cosi alle nostre 10 domande

TANTI AUGURI A... MATTEO COCCO

1-Ciao, calcisticamente che compleanno è e come festeggerai?

1) Calcisticamente è un compleanno nel quale si ha la testa al campo, all'allenamento e alla prossima sfida da affrontare. Festeggerò con gli amici di sempre, perché anche "spegnere il pensiero" per qualche ora è giusto e aiuta a vedere le cose da una prospettiva più pulita.

2-Dimmi cosa ti aspetti dalla tua squadra per la stagione 23/24 

2) Mi aspetto che sappia coniugare una certa sfacciataggine offensiva unita allo spirito di sacrificio che ci deve contraddistinguere in fase difensiva. Mi aspetto che sappia divertirsi e faticare nello stesso momento. Mi aspetto, soprattutto, che sappia raccogliere la propria semina.

3-Genoano, sampdoriano o? Cosa pensi del campionato della squadra per cui tifi?

3) Genoano. La squadra sta facendo un percorso interessante, sta cambiando pelle e penso possa indossare più abiti in base a quello che richiede l'evento.

4-Com’è il tuo rapporto con gli arbitri?

4) Migliorabile. Credo che ci vada un po' più di buon senso da entrambe le parti. Da parte chi sta in panchina e non deve esasperare determinate situazioni e da parte che chi ha l'onere e l'onore di dirigere la gara attraverso un approccio più dialogante. Per onestà intellettuale, devo dire che sto incontrando anche figure con le quali diventa facile creare un dialogo sano che aiuta lo svolgimento corretto della gara e credo che da questi arbitri o assistenti occorra prendere spunto tutti.

5-Se tu fossi il ct azzurro , come rilanceresti la Nazionale dopo i due fallimenti mondiali consecutivi?

5) Abbiamo un CT straordinario che può portare contenuti importanti, sotto tutti i punti di vista. Un tecnico che sa incidere con il lavoro di campo, capace di coinvolgere dentro un'idea che diventa di tutti, in grado di far credere le persone in un percorso condiviso. Un allenatore con caratteristiche uniche che ha dimostrato di cambiare costantemente rimanendo se stesso.

6-Dimmi tre qualità che deve avere secondo te un buon allenatore

6) Capacità di trovare soluzioni per risolvere problemi, capacità tattica e metodologica, capacità gestionale nei rapporti dentro e fuori lo spogliatoio.

7-Nel calcio conta più la testa, il cuore, le gambe, la tecnica, la tattica o la grinta e perché?

7) Conta che ognuno riconosca le proprie qualità e punti in primo luogo su quelle, che sono uniche e irripetibili per ogni calciatore. Conta che le stesse persone siano in grado di riconoscere con onestà i propri limiti per lavorarci e convincerci nella maniera migliore possibile. 

8-Prima di smettere vorresti che…

8) Compio oggi 29 anni, mi vuoi far già smettere...? Diciamo che vorrei ogni giorno essere una versione migliore di me per metterla a disposizione della squadra e della società.

9-Tatticamente… meglio prima non prenderle o fare un gol più dell’avversario?

9) Dipende. Chi sei? Quali caratteristiche hai? Qual è il tuo obiettivo? Dipende da tanti fattori. Si tratta di capire quando si è capaci di creare un equilibrio stabile e quanto sia è disposti a rompere quello stesso equilibrio per determinare un cambio di inerzia nell'ordine della gara.

10-Il calcio come valvola di sfogo: quello che hai imparato giocando/allenando/dirigendo nel calcio ti ha insegnato qualcosa per la vita? O viceversa nel calcio hai adottato una tua particolare filosofia di vita?

10) ll calcio mi ha insegnato che ogni persona deve scoprire il proprio talento per poterci lavorare sopra e percorre una strada che segua le proprie inclinazioni naturali. E questo vale nella vita. La vita mi ha insegnato che di fronte ai problemi più importanti occorre tenere la barra dritta e andare secco in una direzione, eliminando tutte ciò che "ruba" energia alle cose significative. E questo vale nel calcio.

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