Prima categoria - 26 ottobre 2023, 13:04

PINO MANGO "Ho accettato con entusiasmo la proposta della Superba: porterò la mia esperienza"

Prima intervista al neo presidente della società genovese dopo l'investitura ufficiale

PINO MANGO "Ho accettato con entusiasmo la proposta della Superba: porterò la mia esperienza"

Un grandissimo personaggio del calcio genovese torna in pista. Si tratta di Giuseppe "Pino" Mango, allenatore e dirigente storico del nostro calcio dilettantistico, che un mese fa ha accettato di ricoprire il ruolo di nuovo Presidente della Superba Calcio.

Pino, ti mancava il mondo del calcio?

"Devo dire che ero fermo da un po', continuo a riparare orologi e sono presidente della Pro Loco di Cornigliano, con cui faccio una grande attività sociale. Il calcio non mi mancava più di tanto, perchè questo non è più il calcio di una volta, nei ragazzi non c'è più la gioia di andare al campo per la partita o per gli allenamenti. Fino al 2000 e ai primi anni 2000 c'era ancora un calcio diverso, più ruspante, più vero. Io continuo ad aggiornarmi, seguo i corsi, ma le cose che insegnano oggi noi  le sapevamo già 30 anni fa. Oggi manca la tecnica, mancano i fondamentali, gli allenatore fanno correre i bambini, fanno fare le ripetute, ma poi magari non sanno fare uno stop o un dribbling. Ho sempre insegnato che bisogna essere padroni del pallone, non dipendenti dal pallone".

A parte questo aspetto nostalgico, chi e cosa ti ha convinto a rientrare con un ruolo importante alla Superba?

"Ho accettato questo incarico convinto dal mio carissimo amico Roberto Parilli, attuale vicepresidente della società. E ho trovato in Malinconico, Pisani, Mattera, Bianchi e in tutta la dirigenza persone disponibili e competenti. Io ero stato al Lagaccio tanti anni fa, ma oggi con il nome Superba ha cambiato pelle, non è più il Lagaccio di una volta, ho trovato una struttura molto organizzata con ognuno al suo posto e tutti i ruoli ricoperti con serietà e competenza. Loro avevano bisogno di una figura con esperienza per mantenere i rapporti con Figc e altre società, visto che il precedente presidente per sopraggiunti impegni ha dovuto lasciare. Ho visto subito una società che vuole crescere, che ha 22 squadre giovanili compresa la femminile, una società davvero molto organizzata, ogni leva ha addirittura due allenatori".

Dove può arrivare questa Superba?

"Questa società deve puntare più in alto, ricordiamoci che la categoria della prima squadra è quella che attira più bambini e ragazzi nelle varie leve. L'obiettivo dei giovani calciatori deve essere arrivare alla Superba per fare bene e migliorarsi. Quello che io chiedo è tanta disciplina in tutte le leve, non devono succedere episodi spiacevoli, noi dobbiamo avere un nome rispettato e rispettabile".

Cosa porterai alla Superba?

"Io porto la mia esperienza che ho accumulato fuori e dentro il campo, porto e chiedo serietà, dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Darò una mano alla società per quelle che sono le mie possibilità. Certo, ora è difficile gestire i ragazzi di oggi, una volta avevo tanti "soldatini" disciplinati, ora è tutto complicato con le nuove leve".

Cosa hai ricevuto dal calcio e cosa senti di poter dare ancora?

"Il calcio mi ha dato tanto, come premio sono diventato Cavaliere dello sport e ho una medaglia d'oro, sono stato presidente di società importanti, ho fatto per 25 anni l'allenatore, qualche campionato l'ho vinto, ho portato la Sampierdarenese in Eccellenza, ho allenato in tutte le categorie, ho fatto il selezionatore delle rappresentative, ho avuto tante soddisfazioni, ho dato e ricevuto tanto da questo mondo. Cosa posso dare ancora? La mia esperienza sul campo e a livello dirigenziale, dopo 50 anni penso di poter dare ancora qualcosa di questo genere. Sono arrivato alla Superba per fare bene e continuare a dare qualcosa di positivo a questo mondo".

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