Serie D - 02 novembre 2023, 15:42

SANREMESE Intervista al presidente Alessandro Masu

"Neanche se avessimo schierato 11 juniores avremmo potuto subire 9 gol in due partite. Era evidente che qualcosa si era rotto nello spogliatoio"

SANREMESE Intervista al presidente Alessandro Masu

Presidente, sono stati giorni turbolenti, con la decisione di cambiare mister. Quando capitano queste cose è una sconfitta per tutti, come può commentarci a mente fredda gli ultimi avvenimenti?

"Non lo avevo fatto con Andreoletti a -16 dal Novara e non lo avrei fatto neanche stavolta, ma sono state due situazioni differenti... Andreoletti aveva l'ambizione di salire in Lega Pro, con lui fu una separazione diversa, Giannini purtroppo veniva da due risultati molto pesanti e da prestazioni in cui si vedeva che il mister non aveva più il polso nello spogliatoio, e che lo spogliatoio non aveva più fiducia nel mister. Penso che neanche se avessimo messo 11 juniores in campo avremmo preso 9 gol in due partite, sono stati due risultati choccanti. La rescissione con Giannini è avvenuta in maniera consensuale, anche il mister si è reso conto che non riusciva più a incidere nella squadra. Noi non avevamo mai pensato di sostituirlo, per questo ci abbiamo messo qualche giorno per fare una scelta ponderata, per inserire non un tappabuchi ma una figura tecnica di prospettiva, un allenatore giovane e preparato, con patentino Uefa A, con una idea di gioco che si avvicinasse all'idea di Andreoletti, e Mattia Gori rispondeva a questi canoni. La squadra è stata costruita per il 4-3-3, ha una rosa ampia, ma ci sono giocatori arrivati da poco e altri come Ibe e Rocco che cercano ancora la condizione migliore. Giocare un attacco con Camerino 2006 e Santanocito 2005, e senza le nostre punte titolari, credo sia un attenuante. Ovvio che gol non li facciamo, ne fa pochi il Vado che ha grandi attaccanti, figuriamoci noi senza tutte le nostre punte".

Ieri è arrivata una sconfitta, immeritata, col Ticino. Domenica invece arriva un Albenga in salute...

"Il cambio di allenatore ha portato entusiasmo e voglia di fare, siamo convinti che questa squadra sia forte e che sia solo in un momento particolare. Ieri come minimo dovevamo uscire con un pareggio col Ticino, anche il nostro ex Aperi ci ha fatto i complimenti. Ora ci vuole la classica scintilla che ci faccia ripartire, arriva un Albenga forte, in salute, con un bravissimo allenatore e bravi giocatori, credo sia la partita perfetta per trovare stimoli e rilanciarci. La speranza è quella di recuperare qualche attaccante, purtroppo la defezione di Biagini complica ulteriormente i piani. La società però ha fiducia, i tifosi ci avevano giustamente contestato, ma ieri ci hanno applaudito, la squadra è viva e ha giocato da Sanremese, contro un Ticino che resta la mia favorita, super squadra con un budget impressionante".

Nei due anni precedenti la Sanremese si è dovuta inchinare a due avversari super, uno atteso (il Novara) uno inatteso (il Sestri). Quest'anno al momento la "colpa" è solo della Sanremese. C'è ancora tempo per recuperare? E per arrivare dove?

"Poter provare a vincere il campionato onestamente oggi mi pare difficile, ma arriviamo da un'esperienza in cui il Novara aveva 16 punti su di noi a dicembre, e glieli abbiamo quasi recuperati. Nel calcio tutto è possibile, ora come ora dobbiamo solo pensare ad agganciare la zona playoff, poi a gennaio tireremo le somme e cercheremo di capire come siamo messi. Purtroppo le annate non nascono sempre come le vorremmo, l'unica certezza che oggi ho è che non abbiamo sbagliato il mercato. Sono ancora curioso di vedere il reparto offensivo al completo, oggi non posso valutare Ibe, Rocco, Silenzi e Gatto che non sono neanche al 70% della condizione...".

Ti potrebbero interessare anche:

SU