Calcio - 30 novembre 2023, 00:01

TANTI AUGURI A... GABRIELE GERVASI

Il responsabile del settore giovanile della DINAMO TBILISI oggi compie gli anni e risponde alle nostre nuove 10 domande!

TANTI AUGURI A... GABRIELE GERVASI

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA?

Avendo cambiato ruolo, da allenatore a responsabile di settore giovanile, non ho più una sola squadra a cui "chiedere" regali. Devo dire che nelle ultima settimana ho già ricevuto abbastanza calcisticamente : La nostra prima squadra,venerdì scorso in uno scontro diretto importantissimo, ha fatto debuttare Vaxo Salia, attaccante 2007 che è diventato il 2° calciatore debuttante più giovane della storia del calcio Georgiano, superando anche Kvaratskhelia e Domenica la nostra U19 si è laureata campione di Georgia staccando il biglietto per i preliminari di UEFA Youth League.

2- OBIETTIVO PERSONALE E DI SQUADRA PER QUESTA STAGIONE ?

La stagione qui si sta concludendo e come ti dicevo prima, sono stati raggiunti diversi obiettivi importanti sia in termine di formazione di calciatori che di risultati di squadra. Ripartiremo da Gennaio con l'obiettivo di formare sempre più calciatori per la nostra prima squadra e per il mercato estero e vivere questa avventura della Youth League come un'esperienza che speriamo ci porti più avanti possibile. A livello personale, consolidarmi in questo ruolo che mi piace molto ed essere sereno nella vita con le persone a me care.

3- SE NON AVESSI GIOCATO A CALCIO O SE NON FOSSE ESISTITO IL CALCIO, CHE SPORT AVRESTI FATTO?

Mi piace la pallavolo, ma vista la mia altezza direi che non avrei avuto molte chances, magari come "libero"

4 – L'EPISODIO O IL GESTO TECNICO O UMANO DI CUI VAI PIU' FIERO NELLA TUA CARRIERA FINORA, E QUELLO CHE INVECE NON RIFARESTI

Non ricordo nulla di particolare nei due sensi, sicuramente quello di cui vado più fiero è di essere una persona leale con gli altri e con me stesso che mette l'aspetto umano davanti a tutto. Avendo iniziato poco più che ventenne ad allenare, tornando indietro eviterei atteggiamenti un po' saccenti e presuntuosi che ho avuto nei miei primi anni in panchina, li considero dei peccati di gioventù da cui ho cercato di imparare per modificare il mio modo di essere.

5- COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE QUESTO SPORT DA BAMBINO, E COSA INVECE TI POTREBBE CONVINCERE A SMETTERE?

L'inizio è stato casuale, grazie al mio amico d'infanzia Cristiano Poggi che giocava già a calcio nei pulcini dell'Alassio e un giorno, siccome malato, mi cedette il suo borsone per andare ad allenamento. Da lì è nata una passione incredibile, coltivata nella piazzette di Laigueglia con gli amici a giocare per pomeriggi interi. La partita di calcio che pero' mi ha "segnato" nella memoria di bambino è stata MILAN-REAL MADRID 5-0 semifinale di Coppa Campioni del 1988-89

6- CITANDO VUJADIN BOSKOV: MEGLIO UNA NOTTE CON LA DONNA DEI TUOI SOGNI O LA FINALE DI CHAMPIONS SUL DIVANO CON UNA BIRRA GHIACCIATA?

Sono astemio e non sono tifoso di nessuna squadra in particolare. Quindi scelgo mia moglie, anche perchè so che lei è cosi speciale che mi concederà di guardare la finale di Champion's prima di essere a sua disposizione

7- DIMMI QUAL E' IL GIOCATORE PIU' FORTE CON CUI HAI GIOCATO O CHE HAI VISTO GIOCARE

Non sono stato un grande giocatore quindi non ho avuto opportunità di giocare con fenomeni. Ho fatto in tempo a giocare con Andrea Biolzi che nonostante fosse già a fine carriera, aveva ancora un piede delicatissimo, molto forte anche Pino Alfano con cui ho vinto alcuni tornei estivi. Tra quelli che ho allenato, quello che ora sta facendo cose più importanti è Andrea Cambiaso, poi ci sono Pellegri, Salcedo, Lipani, Fini, Boci e tanti altri...sperando che il migliore debba ancora arrivare.

8- AL CALCIO HAI PIU' DATO (ENERGIE, TEMPO, SACRIFICI) O DAL CALCIO HAI PIU' RICEVUTO (GIOIE, VITTORIE, TROFEI) ?

Certamente più ricevuto, perchè tutti i sacrifici che ho fatto per trasformare la mia passione in lavoro non mi sono quasi mai pesati e il calcio mi ha portato a girare il mondo e soprattutto ad avere grandi amicizie.

9- HAI MAI GIOCATO O SCELTO UNA SQUADRA, O FATTO CALCIO ESCLUSIVAMENTE PER I SOLDI?

Da giocatore me ne offrivano pochi quindi avevo poco da scegliere, mentre  da allenatore/direttore ho sempre cercato di valutare tutto nel suo complesso: progetto tecnico, vivibilità della città/nazione e stipendio. Certamente da quando è la mia professione, lo stipendio incide sulla scelta ma non è l'unico parametro.

10- FAMMI DUE NOMI, UN CALCIATORE PROFESSIONISTA E UNO DILETTANTE CHE TI PIACE PRENDERE COME MODELLO E SPIEGAMI PERCHE'

A 43 anni faccio fatica ad individuare un calciatore come modello. Da giovane mi piaceva Vialli per come viveva la professione. Ora che ricopro il ruolo di dirigente tecnico, ho come modello due nostri conterranei (anche se uno acquisito) che sono due persone a cui mi ispiro ed ai quali cerco di rubare qualche trucco del mestiere : Michele Sbravati per il calcio giovanile e Cristiano Giuntoli per la prima squadra, in entrambi i casi cerco di prendere esempio da loro reinterpretando il ruolo adattandolo alle mie caratteristiche personali ed alla realtà in cui lavoro.

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