Continua la stagione della prima squadra femminile del CUS Genova Rugby nel campionato nazionale di Serie A. Un progetto ad ampio respiro che vede la società biancorossa collaborare con molte realtà della Liguria, in sinergia tra settori giovanili e prima squadra. Analizziamo il percorso delle ragazze attraverso le parole di Domenico Grassotti, tecnico della squadra.
«Non è un campionato facile», afferma il tecnico, «abbiamo affrontato le prime tre in classifica e quindi era ovvio fossimo un po’ in difficoltà». Nonostante un avvio in salita Grassotti trasmette serenità. «Le ragazze stanno lavorando tanto e abbiamo bisogno di ancora un po’ di tempo per entrare in partita come vorremmo». Quale un segnale positivo? «Contro San Mauro a un certo punto si sono messe in testa di fare meta ed effettivamente l’hanno fatta», racconta, «prova del fatto che se decidono di testa di fare una cosa alla fine la fanno».
Un gruppo numeroso quello delle Biancorosse, frutto della collaborazione tra molte realtà rugbistiche sul territorio ligure. «Siamo sempre una ventina ad allenamento», spiega Grassotti, «cosa comunque mai scontata». Quali gli aspetti su cui si sta lavorando e sui quali bisogna ancora lavorare? «La touche è migliorata molto», analizza il tecnico, «mentre sulle mischie siamo ancora in fase di adattamento in quando abbiamo poche prime linee o comunque poche ragazze con esperienza in quel ruolo».
Poi un aspetto su cui bisogna ancora lavorare, a dire dell’allenatore, è l’approccio alle gare. «Cominciamo a giocare bene sempre tardi», come per esempio questa domenica, per esempio contro Volvera Rugby durante lo scorso weekend, «con una difesa non buona nel primo tempo, mentre nel secondo sembravano delle furie». «Quando le ragazze comprenderanno che sono come le altre, che praticano lo stesso sport e che fanno gli stessi allenamenti», commenta l’head coach, «allora inizieremo a raccogliere i frutti».
Quale il bilancio fino ad ora? «Sono soddisfatto del lavoro delle ragazze in allenamento», dichiara, «anche se è chiaramente difficile gestire un gruppo così eterogeneo dal punto di vista della provenienza geografica nella regione». Domenico Grassotti, insieme all’allenatore in seconda Santiago Ruiz e gli altri membri dello staff tecnico, Stefano Riccobono e Anna Bossi, lavorano in sintonia con altri tecnici, dislocati nella regione, come William Campi del Rugby Vallecrosia e Luigi Ardoino e Max Zorniotti dell’Imperia Rugby. «La distanza sicuramente crea difficoltà», afferma, «se fossero tutte insieme i miglioramenti sarebbero più veloci e stiamo lavorando proprio per trovare possibili soluzioni in questa direzione».
Domenica allo Stadio Carlini-Bollesan la sfida di Serie A contro l’Amatori Union Rugby, compagine milanese che attualmente si trova al quarto posto del Girone 1, a cinque punti di distanza dalle Biancorosse. «Non sono una squadra di livello così inferiore rispetto alle prime tre incontrate», ammette il tecnico, «ma ho la sensazione che è una squadra contro cui potremmo fare qualcosa in più». Quello che Grassotti e il suo staff stanno cercando di fare è di spingere le ragazze a trasferire il lavoro svolto in allenamento sul campo di gioco. «Iniziare a giocare con la palla in mano domenica è il primo obiettivo», in chiusura, «cercando di mettere in campo il più possibile ciò per cui lavoriamo in campo».
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