Prima categoria - 02 gennaio 2024, 00:01

TANTI AUGURI A... DANIEL ABELI

L'ex giocatore del Borgoratti, oggi svincolato, risponde alle 10 domande nel giorno del suo compleanno

TANTI AUGURI A... DANIEL ABELI

 

1- PER IL TUO COMPLEANNO CHE REGALO VORRESTI DALLA TUA SQUADRA ?

Il migliore regalo che io possa ricevere dalla squadra è quello che possano arrivare e fine stagione salvi facendo una stagione dignitosa. Il Borgoratti merita questa categoria. Ci sono le basi giuste per poter costruire qualcosa di importante nei prossimi anni.

2- OBIETTIVO PERSONALE E DI SQUADRA PER QUESTA STAGIONE ?

Faccio i miei più sentiti auguri a tutta la società nel riuscire a centrare gli obbiettivi stagionali. Un saluto a tutti i miei ex compagni di squadra e uno in particolare all’ex Mister Roberto Maggiolini, con il quale ho coltivato ,in questi ultimi due anni, un rapporto speciale.

3- SE NON AVESSI GIOCATO A CALCIO O SE NON FOSSE ESISTITO IL CALCIO, CHE SPORT AVRESTI FATTO?

Non riesco ad immaginarmi lontano dal calcio. Se ho scelto di praticarlo da bambino è perché mi ha sempre fatto stare bene.

4 – L'EPISODIO O IL GESTO TECNICO O UMANO DI CUI VAI PIU' FIERO NELLA TUA CARRIERA FINORA, E QUELLO CHE INVECE NON RIFARESTI

Un momento che ricordo con particolare affetto è stato l’anno scorso, quando in occasione dell’ultima partita stagionale contro il Vecchio Castagna scesi in campo con la fascia di capitano al braccio. Avendo iniziato tirare i primi calci e avendo fatto poi tutto il settore giovanile è stato come la chiusura di un cerchio. L’episodio che non rifarei invece è quando in un modo poco intelligente riuscii a prendermi una squalifica di 12 giornate per aver insultato un arbitro in una partita di junores . Ad oggi ho una visione ben diversa verso il ruolo dell’arbitro, tutti possono commettere errori.

5- COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE QUESTO SPORT DA BAMBINO, E COSA INVECE TI POTREBBE CONVINCERE A SMETTERE?

L’influenza di un fratello maggiore nel accompagnarlo agli allenamenti , mi ritrovavo spesso con un pallone tra i piedi fuori dal campo ad aspettarlo. E poi quando iniziai io all’età di poco più di 5 anni cercai di coinvolgere i miei amici più stretti e così fu.

6- CITANDO VUJADIN BOSKOV: MEGLIO UNA NOTTE CON LA DONNA DEI TUOI SOGNI O LA FINALE DI CHAMPIONS SUL DIVANO CON UNA BIRRA GHIACCIATA?

Meglio giocare una finale di Champions e vincerla. Per poi festeggiarla con la donna dei propri sogni sul divano. Ovviamente una birra ghiacciata non basterebbe, forse una cassa si.

7- DIMMI QUAL E' IL GIOCATORE PIU' FORTE CON CUI HAI GIOCATO O CHE HAI VISTO GIOCARE

Una delle parentesi più belle della mia vita calcistica l’ho vissuta quando ero tesserato al San Desiderio, giocavo in juniores e spesso venivo aggregato alla prima squadra, con la quale poi ho avuto l’opportunità di esordire in promozione grazie al Mister Alessio Balducci. Ogni volta, in allenamento, rimanevo sbalordito dalle giocate di Francesco D’Elia, un giocoliere con la palla tra i piedi e la cosa più mi faceva rimanere a bocca aperta è che aveva una visione di gioco incredibile, facendo arrivare il pallone esattamente dove voleva lui.

8- AL CALCIO HAI PIU' DATO (ENERGIE, TEMPO, SACRIFICI) O DAL CALCIO HAI PIU' RICEVUTO (GIOIE, VITTORIE, TROFEI) ?

Al calcio ho dato tanto, energie tempo e sacrifici . E credo che sotto un’altra forma mi abbia restituito emozioni che porterò sempre con me. Vittorie e sconfitte che siano state.

9- HAI MAI GIOCATO O SCELTO UNA SQUADRA, O FATTO CALCIO ESCLUSIVAMENTE PER I SOLDI?

Non ho mai ricevuto mezza lira per giocare a calcio. Ho sempre preferito divertirmi e cercare di condividere spogliatoi con i miei amici.

10- FAMMI DUE NOMI, UN CALCIATORE PROFESSIONISTA E UNO DILETTANTE CHE TI PIACE PRENDERE COME MODELLO E SPIEGAMI PERCHE'

Anche se ha smesso da qualche anno, mi è sempre piaciuto prendere come esempio Daniele De Rossi, e credo che non abbia bisogno di presentazioni. Ammiravo la sua grinta e il suo carisma che metteva in campo. Com dilettante faccio il nome di Alessandro Savona, con il quale ho condiviso una sola stagione al Borgoratti, ma nella qualche ho capito che non serve essere professionisti per essere leader. L’ho visto scendere in campo in situazioni di necessità su una gamba sola. Credo basti per far capire che tipo persona sia.

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