Prima categoria - 10 gennaio 2024, 22:02

INTERNAZIONALE MARASSI Il punto di inizio anno con il presidente Paolo Morasso

"La prima squadra è in difficoltà ma non ci diamo per vinti. La società è sempre stata e sarà vicina a mister Rondoni che ha vissuto un periodo difficile. Orgogliosi perchè nel 2023 abbiamo festeggiato 20 anni e abbiamo fatto passi da gigante arrivando fino a 250 tesserati"

INTERNAZIONALE MARASSI Il punto di inizio anno con il presidente Paolo Morasso

Con il presidente Paolo Morasso facciamo il punto di inizio 2024 sull'Internazionale Marassi.

Presidente, cominciamo dalla prima squadra. La classifica dopo il girone di andata purtroppo non sorride.

"La classifica è evidente come le difficoltà che abbiamo, la squadra purtroppo è stata costruita in breve tempo la scorsa estate, non è stato cosi semplice per lo staff tecnico di mister Rondoni amalgamare componenti provenienti da diverse realtà. Nel corso della stagione ci sono stati cambiamenti, oggi si sta ricostruendo il gruppo, spiace perchè non pensavamo di trovarci in una situazione cosi complicata, ma nulla è perduto, in fondo la distanza dai playout non è così abissale, in tante partite non meritavamo la sconfitta, pur trovandoci di fronte a squadre molto più attrezzate di noi. Abbiamo però dimostrato di poterci stare specie quando abbiamo giocato con squadre del nostro livello. Siamo una squadra molto giovane, ma non abbiamo perso le speranze, teniamo conto che in molti sono alla prima esperienza in Prima categoria, ma stiamo lavorando in maniera importante, speriamo di poter agganciare la zona playout, sarebbe stupido mollare gli ormeggi proprio adesso. Dobbiamo crederci fino all'ultimo perchè le possibilità ci sono, chi ha visto le nostre partite si è accorto che non ci sono state grandi differenze di valori nel corso delle partite del girone di andata".

Un giudizio sull'operato di mister Rondoni:

"Mister Rondoni ha fatto calcio a un certo livello, da giocatore, ma per lui è la prima esperienza in questa categoria. Come tutti noi si sta confrontando con una nuova realtà, e sta cercando di rimediare a questa situazione. Gianluca si è innamorato della nostra società, una società piccola ma mi permetto di dire molto organizzata, visto che dietro la prima squadra ci sono circa 250 tesserati, insomma siamo una realtà importante. Il mister ha passato un periodo molto difficile con la scomparsa della mamma, non è stato facile per lui avere la testa lucida in questo periodo. Vedo la dedizione che mette nel suo lavoro, non ho mai pensato di mandarlo via e gli darò fiducia fino alla fine, ci siamo già confrontati diverse volte, credo in lui e nella sua forza di volontà. E poi le colpe non sono certo tutte sue, ma ci sono state diverse cause che ci hanno portato a questa situazione di classifica".

Internazionale Marassi vuol dire anche come diceva lei anche 250 tesserati e un florido settore giovanile:

"Nel 2023 abbiamo festeggiato un ventennio di storia dell'Internazionale, insieme a Federico Ceriana abbiamo fondato questa società nel lontano 2003, con questi colori ha mosso i primi passi anche mio figlio che oggi è allenatore nel settore giovanile del Genoa. Insomma, per me questa società rappresenta molto. Siamo cresciuti in maniera esponenziale, da piccola scuola calcio a vero settore giovanile, ora abbiamo anche la categoria allievi e una prima squadra che in 20 anni non avevamo mai avuto. Ora abbiamo tutte le leve dai piccoli amici alla prima squadra, manca solo la Juniores che verrà schierata il prossimo anno. Una grande soddisfazione essere arrivati dove siamo oggi, abbiamo fatto passi da gigante, certo ci manca una casa, siamo ospitati fra Estoril, Cus e Anpi, ma siamo ben strutturati e in grado di muoverci sui 3 fronti".

Obiettivo per il 2024?

"L'obiettivo è consolidare il settore giovanile, con la creazione di un'ulteriore leva juniores che faccia da cuscinetto con la prima squadra. Poi possibilmente vorremmo rimanere in categoria, ma se non dovesse accadere non ne faremo un dramma, anzi ripartiremo con un po' più di calma e più forti di prima. Mi sto contornando di persone giovani e preparate che sappiano far crescere i bambini e i ragazzi sotto l'aspetto tecnico e comportamentale, quest'ultimo è un aspetto che ritengo prioritario e continuerò a lavorare in quest'ottica".

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