Edoardo un tuo commento sulla stagione del San Francesco Loano?
«Allenamento dopo allenamento, partita dopo partita mi sono reso conto che siamo una squadra unita e un gran bel gruppo».
Sedici gol in diciannove partite. Te lo aspettavi?
«Sinceramente non me lo aspettavo, sono contento e sicuramente è merito di tutta la squadra».
Obiettivo vincere il capocannoniere e la promo A?
«Vincere il capocannoniere non è una mia priorità, invece il campionato noi guardiamo partita dopo partita senza pensare a nient’altro».
Quale il gol più bello in questi tre anni di San Francesco?
« Non saprei, forse San Francesco - Pontelungo il gol su punizione».
A quale gol sei maggiormente legato?
«A tutti, ogni gol ha la sua importanza per la squadra».
Come nasce in te la passione del calcio?
«Mia madre mi ricorda sempre che la prima parola che ho detto è stata “palla”. Avevo 4 anni e ho iniziato nei piccoli amici nella Loanesi. Da lì mi sono appassionato e ho continuato a giocare».
Descrivi il gioco del calcio in tre parole.
«Amore, mentalità, sacrificio».
Cosa cambieresti nel calcio dilettantistico?
«Secondo me la regola dovrebbe essere al contrario, ci dovrebbero essere più giovani, come nella nostra squadra».
Identificami il calcio con un giocatore e perché?
«Essendo interista, ti dico Lautaro Martinez, una persona seria e determinata, oltre che un gran giocatore».
Libertà di scelta. A cena fuori con chi? Deve lo /la porteresti? Di cosa parlereste?
«Porterei Francesco Totti , in un ristorante deciso da lui a Roma, mi farei raccontare le sue emozioni nel mondiale 2006 perché avevo solo 2 anni».
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