Prima categoria - 21 marzo 2024, 09:05

Priamar: mister Cella ci crede

«La salvezza sarà un'impresa difficile ma noi ci proviamo»

Priamar: mister Cella ci crede

Mister Mario Cella crede nella salvezza della Priamar e vuole giocarsi al meglio le poche possibilità rimaste.

Mister un tuo commento sulla partita di domenica scorsa contro la Letimbro?

«Direi una vittoria dove non c'è molto da eccepire, frutto di una partita giocata bene. Non una vittoria trovata per caso ma una conseguenza di un primo tempo sicuramente all'altezza della situazione come il secondo. Abbiamo avuto anche molte occasioni in contropiede di fare più gol ma non siamo riusciti a concretizzare. Questa  è una pecca che ci portiamo dietro da inizio campionato, anche nella vecchia gestione di mister Travi. Purtroppo non concretizziamo la mole di gioco che creiamo. Domenica abbiamo giocato in maniera accorta e offensiva, non ci siamo chiusi. Siamo passati in vantaggio e avremmo potuto raddoppiare con la traversa di Tuci, un episodio non a nostro favore. Nella ripresa loro hanno premuto e sono riusciti a pareggiare. Non ci siamo dati per persi perché comunque il pareggio non ci serviva, e quindi abbiamo deciso di continuare a credere in quello che facevamo di attaccare e abbiamo poi concretizzato il vantaggio con un rigore netto agli occhi di tutti e quindi vittoria meritata. Letimbro squadra ostica e ben messa in campo quindi non è stata una gara semplice anzi».

Priamar chiamato a un gran finale per provare a raggiungere la salvezza. Come ci arrivate?

«La classifica parla chiaro ed è sicuramente non bella obiettivamente ma io sto continuando a dare ai ragazzi la continua carica perché sono abituato a non mollare e lo stesso voglio che faccia il gruppo che alleno e devo dire che i ragazzi mi stanno venendo dietro. Non molla nessuno, siamo sempre sul pezzo, ci alleniamo con serietà durante la settimana e la domenica proviamo a fare quello che vorremmo fare. Non sempre si riesce ma la squadra è caratterialmente in crescita e questo mi fa ben sperare. Abbiamo un gruppo giovane che ha pro e contro e il pro può essere l'entusiasmo, che può derivare da una partita come quella di domenica, e spero sia realmente così. Ci tengo a sottolinearlo perchè è importante, domenica nell'undici iniziale avevo nove "juniores" 2003-2004-2005, mi fa piacere e ciò vuol dire che in passato abbiamo lavorato bene e abbiamo un futuro davanti con pedine che possono tornare future nel progetto a seguire. Ci arriviamo bene allo sprint. La vittoria ha parzialmente mitigato il pareggio al 98' della gara prima. Domenica gara importante con l'Old Boys Rensen e speriamo di confermare lo stato attuale. Avremo due assenze importanti ma sono sicuro che chi andrà in campo farà il suo e darà parecchio».

La Priamar non molla e ci crede quindi. 

«Ci credevo due domeniche fa dopo il pareggio, capirai se non ci credo adesso. Noi ci crediamo, io e la squadra come gruppo ci crediamo tanto in questa impresa perché sarebbe un' impresa se dovesse mai riuscire coscienti di non essere pazzi. Sappiamo la difficoltà però ci siamo anche noi e avanti così. Avevo detto dopo il Savona che avrei voluto giudicare la mia squadra dopo averla vista con avversari più alla nostra portata. Abbiamo affrontato in sequenza Savona, Albissola, Vadese e Multedo ed è stato un banco di prova abbastanza probante. Ora sono avversari diversi, sempre forti per noi però possiamo provare a fare qualcosa di propositivo anche noi e non solo aspettare e ripartite».

Quale deve essere l’arma in più della Priamar? 

«Sono due. La prima il sapere che non abbiamo più nulla da perdere perchè purtroppo la realtà è che noi abbiamo dieci punti e chi ci precede ne ha sei in più di noi. E' un'impresa e lo sappiamo ma andiamo in campo con la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere. Giocare e vedere quello che esce. Ho detto a tutti di non guardare mai la classifica e di pensare domenica dopo domenica, poi vediamo e alla fine faremo i conti. L'altra può essere l'innesto dei giovani. Posso contare su giovani veramente ma veramente validi, che con un po' di orgoglio ho tirato su io nel corso degli ultimi anni quando ho allenato le giovanili partendo dagli allievi e sono orgoglioso di questa cosa. Queste le nostre due armi a disposizioni e per il resto staremo a vedere».

lb

Ti potrebbero interessare anche:

SU