Altri sport - 24 aprile 2024, 00:21

Il ruolo delle e-bike nel contesto della mobilità sostenibile

Il ruolo delle e-bike nel contesto della mobilità sostenibile


 

Se c’è un mezzo che più di tutti sta rivoluzionando il modo di muoversi, sia in città che fuori, questo è la bicicletta elettrica. Conosciuta più semplicemente come e-bike, è arrivata a essere scelta da molti nei propri spostamenti. Le ragioni di una popolarità sempre più crescente vanno ricercate sicuramente nell’essere una soluzione pratica ed ecologica per muoversi in modo veloce ed efficiente. Sì, perché caratteristica principale della bicicletta elettrica è quella di far compiere tragitti e percorsi anche molto lunghi e impegnativi con una fatica minima, motivo per cui non ha un target di riferimento preciso ma è amata da professionisti, amatori, principianti e occasionali di tutte le età. Questo aspetto, connesso alla crisi climatica in corso e all’aumento di consapevolezza da parte di molte persone della necessità di dare una svolta a questo fenomeno, hanno portato a orientarsi verso una mobilità sostenibile in sella alle e-bike, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria.

 

Un mercato in crescita

Anche i dati supportano l’interesse verso l’e-bike: rispetto al 2019 le biciclette a pedalata assistita hanno visto crescere le loro vendite del 40% nel 2023. Stando al report di ANCMA nel mercato bici le e-bike rappresentano il 25% del totale, risultato ancor più incredibile se lo si paragona al 2019 dove erano appena l’11%. Numeri su cui riflettere e prestare attenzione per il futuro. Una “scalata” che si deve senza dubbio alle peculiarità delle e-bike. Oltre a essere un mezzo sostenibile e a basso impatto ambientale in quanto non emette gas di scarico e neanche inquinamento acustico, rispetto a un’automobile fa risparmiare: niente bollo e assicurazione da pagare, pieno di ricarica a prezzi abbordabilissimi e bassa manutenzione. Una bici elettrica può circolare tranquillamente in qualsiasi territorio (montagna, pianura e città), occupa poco spazio e giova alla salute sia fisica che mentale. Insomma, un mezzo per cambiare le proprie abitudini di movimento, rendendole più attive e green. E chiunque può pensare di farlo, grazie alla pedalata assistita che la rende un mezzo inclusivo, in grado di far raggiungere e mantenere velocità elevate con poca fatica, affrontando salite anche ripide, basterà solo scegliere il livello di assistenza voluto.

 

E-bike in città e nel cicloturismo

A fare il successo delle e-bike la presa di coscienza, specialmente nelle città, dell’impatto negativo del traffico veicolare sull’ambiente e la qualità dell’aria. Difatti le bici elettriche sono tra le più gettonate per muoversi nei contesti urbani e le stesse istituzioni incoraggiano i cittadini all’utilizzo attraverso politiche o infrastrutture adeguate che pian piano stanno rendendo quest’opzione di trasporto sostenibile tra le preferite. Spostarsi da una parte all’altra di una città con una e-bike vuol dire ridurre i tempi di percorrenza, grazie alla flessibilità nella scelta dei percorsi, e lo stress che comporta mettersi alla guida di un’auto in un luogo dove è frequente rimanere imbottigliati nel traffico, soprattutto in certi orari. Muoversi in sella a una bici elettrica permette di vivere un’esperienza più rilassante e piacevole durante il viaggio quotidiano, umore che può influire anche sul resto della giornata. Non c’è inoltre problema di parcheggio, criticità annosa nelle città. Dall’altro lato, l’e-bike sta conoscendo una stagione fortunata grazie al cicloturismo, settore che sta avendo una rinascita senza precedenti proprio perché spinto dalla crescente popolarità che le bici elettriche stanno conquistando. In sella a un’e-bike esplorare nuovi luoghi è diventato più immediato: si possono affrontare distanze più lunghe e terreni più impegnativi complice la pedalata assistita, vantaggio non da poco soprattutto per coloro che desiderano conoscere regioni montuose o percorsi panoramici, incrementando le possibilità di avventura. Per tutti questi motivi, si sta ampliando il pubblico che sceglie di cimentarsi nel cicloturismo, così come gli outlet con e-bike che offrono modelli di ogni genere per consentire a famiglie, amici e persone di diversa età e abilità di approcciarsi a questo tipo di turismo sostenibile.

 

Infrastrutture e più sicurezza i nodi da sciogliere

Tuttavia, per arrivare a diffondere ancor più capillarmente l’e-bike nel tessuto sociale, ci sono ancora problematiche da risolvere, su tutte quella delle infrastrutture come le piste ciclabili: per realizzarle infatti bisognerebbe sacrificare parcheggi o ridurre corsie di marcia per i veicoli, azioni che solleverebbero non poche critiche visto che l’automobile privata è ancora la modalità di trasporto più diffusa. Per appianare la questione bisognerebbe pensare a soluzioni immediate per l’utenza penalizzata, come l’incremento del trasporto pubblico locale. Non tutte le ciclabili già attive, inoltre, sono pienamente attrezzate e sicure per viaggiarci con un’e-bike. A questo si connette l’aspetto dell’alimentazione: le bici elettriche per funzionare devono essere ricaricate, e non dappertutto esistono gli strumenti per poterlo fare, il che può scoraggiare non poco l’uso dell’e-bike. Anche il prezzo, tuttora elevato, può non aiutare a eleggerle come mezzo di mobilità sostenibile prediletto, insieme al peso e alle dimensioni, più importanti a causa della batteria e del motore elettrico. Tema da non sottovalutare in ottica e-bike quello della sicurezza stradale: velocità e potenza non sono le stesse di una bicicletta tradizionale e vanno regolamentate con una normativa chiara e univoca. Serve un giusto mix di interventi infrastrutturali, incentivi, formazione e sviluppo tecnologico per diffondere l’uso dell’e-bike. In questo senso l’UE si sta muovendo con la strategia europea per la mobilità ciclistica, riconoscendo al mezzo un ruolo chiave per raggiungere gli Obiettivi di Sostenibilità dell’Agenda 2030.

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