Finisce tra le lacrime la stagione dell’AGN Energia Bogliasco 1951. Lacrime non di dolore ma di emozione. A suscitarle non è infatti l’eliminazione dai play off scudetto patita questa sera nei quarti di finale per mano del Rapallo, bensì l’addio alla pallanuoto di Giulia Millo.
Dopo 20 anni passati in vasca, di cui 13 a lottare in Serie A1, l’ormai ex capitano biancazzurro ha deciso di uscire dall’acqua. Nuove sfide la attendono. E non possono essere conciliate con i sacrifici richiesti da quel gioco che per due interi decenni è stato la sua vita.
“Mi ero ripromessa di non piangere – ha rivelato Giulia al termine della sua ultima gara – ma ovviamente non ci sono riuscita. Forse devo ancora realizzare la scelta che ho fatto. Una scelta difficile e dolorosa ma dovuta e ponderata. Sono contenta della carriera che ho avuto. Credo di aver trasmesso rispetto per questo sport e per le persone che lo compongono. Credo anche di essere stata un buon esempio per le ragazze più giovani che ho avuto come compagne. Non sono mai voluta andare altrove, anche se ne ho avuto la possibilità. Perché qui sono a casa e mi sono sempre sentita bene. Il consiglio che mi sento di lasciare a chi verrà dopo di me è quello di coltivare sempre i propri sogni. Sono davvero pochissimi i fortunati che riescono a vivere di questo sport. Ma a chi non ci riesce dico di prendere tutto il buono che esso sa offrire. Quando si entra nel mondo del lavoro le cose cambiano. Ma lo sport ti insegna a far parte nel mondo dei grandi e a dare tutta te stessa ogni giorno della tua vita”.
Come ha fatto sempre lei. Anche in questa serata, sportivamente difficile di fronte alla corazzata rapallina per il Bogliasco. Ma ancor più dura a livello emotivo. Quando una come Giulia Millo lascia lo sport il risultato (peraltro scontato visto il divario esistente tra le esperte tigulline e le giovani biancazzurre) non può che passare in secondo piano. Il 21-7 con cui le ragazze di Antonucci si impongono su quelle di Sinatra è dunque un mero dato numerico che archivia una stagione comunque superlativa per le ragazze bogliaschine. Partite per salvarsi e ritrovatesi in Europa, grazie alla qualificazione alle Eurocoppe guadagnata con il sesto posto in regular season.
“Sono ovviamente dispiaciuto per l’addio di Giulia – ha commento il suo storico allenatore Mario Sinatra – ma sappiamo quanti sacrifici questo sport comporti e dunque capisco la sua decisione. Lei è stata l’unica, assieme a Rosa Rogondino, a non abbandonare Bogliasco quando tutte se ne andavano altrove. Anche e soprattutto per questo credo che il tributo riservatele questa sera sia stato doveroso”.
Un tributo consegnatole direttamente dal presidente Simone Canepa prima dell’inizio del match: “Per vent’anni Giulia ha indossato due soli colori: il bianco e l’azzurro. Lo ha fatto quando si alzavano le coppe ma anche quando c’era da stringere i denti. Il suo è stato un lungo e meraviglioso percorso, coronato dalla conquista di una Coppa Italia, di uno scudetto Under 19, di una medaglia di bronzo ai Mondiali Under 18 e di tanti altri momenti. E non possiamo che ringraziarla per averlo fatto con noi. Grazie Giulia, grazie Capitano!”.
TABELLINO:
AGN ENERGIA BOGLIASCO 1951-RAPALLO PALLANUOTO 7-21
AGN ENERGIA BOGLIASCO 1951: V. Uccella, E. Bianco, D. Spampinato 1, L. Virzi, G. Bozzo 2, G. Millo, B. Rosta, R. Rogondino 1, Van Dyke, B. Bo, M. Carpaneto, C. Paganuzzi 1, G. De’ Capitani Di Vimercate, M. Paganello 2. All. Sinatra
RAPALLO PALLANUOTO: S. Caso, N. Zanetta 4, P. Di Maria 1, O. Mitchell 3, C. Marcialis 1, G. Lombella, G. Galardi 2, B. Cabona, P. Kudella 1, C. Grasso, R. Bianconi 5, H. Ballesty 1, H. Santapaola, L. Bianco 3. All. Antonucci
Arbitri: Brasiliano e Cavallini
Note
Parziali: 2-5 0-5 4-7 1-4 Espulsa Paganello (B) per gioco violento nel quarto tempo. Uscite per limite di falli Spampinato (B) nel secondo tempo e Virzi (B) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Bogliasco 1/9 e Rapallo 5/9 + 2 rigori.