Domani sera a Lucca il Sestri Levante si gioca tutto. La seconda salvezza in Serie C sarebbe qualcosa di straordinario, una nuova grande impresa che, alla luce del risultato dell'andata (2-1 a favore) non sembra cosi impossibile. Con uno stimolo in più, il possibile derby con la Sampdoria il prossimo anno, che per un ex blucerchiato come Alberto Ruvo non sarebbe cosa da poco.
E proprio con il mister rossoblù cerchiamo di capire come si sta vivendo la vigilia a Sestri Levante:
"Stiamo facendo quello che dobbiamo fare, allenandoci con determinazione e consapevolezza, con la giusta tensione ma non oltre sennò si ottiene l'effetto contrario. Abbiamo le sufficienti motivazioni per fare bene, ci siamo allenati come sempre e chiudiamo oggi con l'ultima seduta prima della partita di domani".
Che emozioni, che sensazioni di porti dentro prima di una partita del genere?
"Sarà una partita bella, importante. Nella mia carriera tutte le partite di questo genere che ho fatto, e spesso sono state playoff, in quel momento preciso hanno avuto un valore massimo, ma sicuramente considerata la posta in palio, e vista la categoria in cui stiam giocando, credo sia la più importante della mia carriera. Però devo dire che la vigilia la vivo allo stesso modo delle altre. In qualsiasi categoria sei, dalla Serie A alla Terza, una vittoria è sempre una vittoria".
La Serie C l'avevi già fatta da giocatore e ti eri salvato:
"Oggettivamente non mi era mai capitato di giocarmi la permanenza in una categoria in questo modo. Da giocatore a Ischia in C mi ero salvato all'ultima giornata".
Dormirai stanotte?
"Si, dormirò, non ho mai avuto questo tipo di problema. Magari fino a poco prima di addormentarmi sarò in tensione, ma poi dormirò bene come sempre".
Come stanno vivendo la vigilia il presidente, la società, i giocatori, la piazza...
"I giocatori la stanno vivendo bene, mi stanno seguendo e oggi e domani potrei chiedere loro qualsiasi cosa, e la farebbero. La società sa che si garantirebbe la permanenza in una categoria importante e sarebbe un motivo di orgoglio. Io vivo Sestri quotidianamente e nella piazza vedo grandi motivazioni, domani saranno in tanti a fare il tifo per noi, la gente mi ferma per strada, c'è grande attesa. Il presidente Risaliti lo vedo fiducioso da una parte, preoccupato dall'altra, ma è normale sia così. Mi è stato chiesto di arrivare fino in fondo a giocarci la salvezza, e ci siamo riusciti. Farcela sarebbe l'apoteosi per Sestri".
Divaghiamo un attimo. Cosa pensi della retrocessione della Sampdoria e del possibile derby il prossimo anno:
"Beh, giocare Sestri Levante-Sampdoria sarebbe una grande cosa per il Sestri e per il sottoscritto da allenatore, un po' meno per me vista da tifoso. La retrocessione è stata un danno incredibile, per tutta Genova, per il settore giovanile, per il movimento calcistico blucerchiato. Spero abbiano la forza, chi di dovere, di ripartire nel modo giusto con una mano sulla coscienza. Io credo che nessuno fino all'ultimo, dalla società ai giocatori ai tifosi sampdoriani, pensasse davvero di finire in C..."
Torniamo alla finale di domani. Oggettivamente è un'impresa fattibile, tecnicamente parlando?
"In un match di questo genere, i valori tecnici e fisici si avvicinano molto, conta tantissimo l'aspetto motivazionale e all'andata lo abbiamo dimostrato. Anzi meritavamo qualcosa di più del 2-1. Tutto sta nel riproporre le nostre motivazioni anche lontano dal Sivori".
In una sola parola, ci credi?
"Si, ci credo, non potrei fare altrimenti, la mia speranza è di trasferire questa convinzione ai miei giocatori, poi toccherà a loro sul campo".
Forza Sestri, forza Alberto Ruvo, facciamo tutti il tifo per voi!