L'ADDIO AL CALCIO DI ANTHONY FIGLIUZZI

Ragazzi, oggi è un giorno un po’ speciale per me. Non è facile trovare le parole giuste, ma ci provo. Dopo 33 lunghi anni, tante partite, allenamenti sotto la pioggia, risate nello spogliatoio, vittorie da festeggiare e sconfitte da digerire insieme… è arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo. Non è una scelta che si prende a cuor leggero. Il calcio è stato una parte importante della mia vita. Mi ha insegnato il valore del sacrificio, della squadra, del rispetto, della passione. Mi ha dato amicizie vere, ricordi indelebili e, diciamolo, anche qualche acciacco qua e là!
Non sono mai stato un professionista, ma ogni volta che sono sceso in campo ho cercato di dare tutto me stesso, come se lo fossi. Perché la maglia, anche quella di un piccolo club di paese, merita sempre rispetto e cuore. Voglio ringraziare ognuno di voi, compagni di squadra, allenatori, dirigenti, tifosi, e anche gli avversari: perché senza tutti voi, questo percorso non sarebbe stato lo stesso. Abbiamo riso, litigato, sudato, esultato, e condiviso un amore che solo chi gioca a calcio può capire davvero. Ora è tempo di fare un passo indietro, ma vi assicuro che non sarà un addio. Il calcio sarà sempre una parte di me. Magari sarò sugli spalti, o forse in panchina a dare una mano, ma di certo sarò sempre lì, con lo sguardo rivolto al campo e il cuore che batte per questo sport. Grazie di tutto. (Anthony Figliuzzi)