Presidente Masu, si può dire che il campionato della Sanremese sia cominciato adesso, dopo l’arrivo di mister Fossati e l’addio di Moro e Quintieri:
“Si, il nostro campionato è cominciato dalla partita con la Cairese. I rapporti con il ds si erano logorati dopo che ho deciso autonomamente di cambiare allenatore. Quintieri era contrario perchè riteneva Moro fondamentale per il progetto di rilancio della Sanremese. Ma dopo 7 partite avere 4 punti, e nel calcio voi mi insegnate che contano i risultati, significava arrivare a dicembre con 10 punti… Come ho sempre fatto in questi 5 anni anche stavolta mi sono preso le mie responsabilità. Da adesso in poi vorrei che se sbaglio mi giudicassero per gli errori che faccio io in prima persona, e non per quelli che mi fanno fare. Moro aveva un principio di gioco importante ma non si è assolutamente calato nella mentalità della Serie D, categoria molto più complicata di altre”.
Adesso è iniziato il nuovo corso, che risponde al nome di Fabio Fossati:
“Finalmente sono riuscito a portarlo a Sanremo dopo 2 anni di corteggiamento. Già l’anno scorso avevo parlato con lui, ma aveva un contratto con il Genoa Women che ha brillantemente portato in Serie A. Era convinto di rimanerci e quindi non ho voluto insistere. In quest’ultimo anno però ci siamo sentiti spesso e recentemente l’avevo invitato a una nostra partita di campionato. La domenica sera dopo Biella l’ho chiamato e gli ho detto “se decidi di venire sappi che non ti chiamo per traghettarci fino a giugno, ma per iniziare insieme un percorso importante. Ritengo che questa squadra sia forte, magari con qualche lacuna in qualche ruolo, e che si possa provare a fare qualcosa di importante”.
Quali sono le qualità migliori di Fossati?
“Fossati conosce alla perfezione la categoria, non lo avevo mai visto lavorare cosi a stretto contatto, e devo dire che oltre a un ottimo allenatore si sta rivelando un’ottima persona fuori dal campo, cosa che ritengo fondamentale per la riuscita di un “matrimonio” sportivo con la mia società. Fossati riesce a tirar fuori da ogni singolo giocatore il massimo, lo motiva a livello tecnico tattico, lo fa sentire importante, come fa sentire importante l’intero staff tecnico. E’ una persona estremamente intelligente”.
Un’occhiata al campionato: Vado e Ligorna arriveranno in fondo?
“Le abbiamo già incontrate entrambe, ribadisco che solo il Vado può perdere il campionato, anzi sarebbe strano se non lo vincesse già a dicembre. Quanto al Ligorna, sul loro campo può succedere di tutto, è una società super professionale che meriterebbe di giocare su un altro campo, che peraltro è il loro fortino”.
E la Sanremese, dove può arrivare?
“Oggi ci dobbiamo guardare alle spalle, siamo in zona playout, ma essendo abituato a guardare sempre il lato positivo delle cose dico che siamo anche a sei punti dai playoff… In fondo le nostre prime sette partite non sono state da buttare, se contiamo che due partite le abbiamo pareggiate al 96’ e potevamo avere 4 punti in più… Siamo stati falcidiati dalle assenze, a oggi abbiamo giocato praticamente senza punte… Abbiamo giocato con il Vado a viso aperto senza demeritare, con il Ligorna idem è stata un’ottima partita. Se queste due squadre si stanno giocando il campionato e noi le abbiamo affrontate con 8 giocatori fuori, se l’alchimia giocatori/staff/mister funziona dico che abbiamo ottime chances per arrivare ai playoff”.




