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Seconda categoria | 26 ottobre 2016, 10:38

Matteo Saitto e il piacere di stare al Borgo Incrociati

Sul suo passato: "Struppa e Recco per me sono state esperienze esaltanti dal punto di vista umano"

Matteo Saitto e il piacere di stare al Borgo Incrociati

Matteo Saitto, nato il 14/3/89, è centrocampista nel Borgo Incrocati.

Matteo, primo anno al borgo incrociati, come hai trovato il gruppo?    

Per me questo è il primo anno al Borgo Incrociati. Come me tanti altri ragazzi sono arrivati solo quest'anno ma, grazie all'accoglienza di chi era al Borgo già dalle passate stagioni, il gruppo è si è amalgamato bene fin dal principio ed ora è un piacere andare al campo.                    

Obiettivi personali e di squadra? 

Gli obbiettivi personali credo siano sempre legati a doppio filo con quelli di squadra. Se la squadra ottiene buoni risultati significa che i singoli hanno fatto bene il proprio dovere. Non credo che oggi possiamo dichiarare un obbiettivo da centrare, soprattutto perchè la squadra è nuova e deve ancora trovare la sua dimensione. Dico solo però che dobbiamo essere il più ambiziosi possibile perchè il potenziale non manca.

Un giudizio su questo campionato di Seconda?

Non conosco tutte le squadre partecipanti, ma mi pare di aver capito che non cia sia la classica corazzata pronta ad "ammazzare" il campionato nè la vittima sacrificale già destinata alla retrocessione. Credo che il livello sia buono ma non eccellente e questo significa che la competizione è aperta per tanti, se non addirittura per tutti.

La tua carriera fra Pro Recco, Struppa, Lagaccio... momenti belli e brutti... i ricordi... i gol... qualche episodio della tua carriera che ricordi con piacere…           

La mia carriera è stata segnata da due grandi e belle parentesi: la Pro Recco Calcio, con la quale nel lontano 2011 abbiamo ottenuto una miracolosa ed insperata salvezza grazie ad una fortissima unità d'intenti sotto la guida del carismatico Mauro Catania, e lo Struppa a cui invece è legata la più grossa delusione sportiva, ossia la retrocessione dell'anno scorso, maturata nonostante fossimo, a mio parere, attrezzati per disputare tutt'altro campionato. Entrambe le esperienze però sono state esaltanti dal punto di vista umano: ho conosciuto e ritrovato amici veri con i quali si è creato un rapporto indissolubile.

Idoli o modelli del calcio prof, per che squadra tifi e cos'è per te il calcio?

Il calcio è la passione della mia vita: da anni spendo il mio tempo libero tra campi di periferia durante la settimana e lo stadio Ferraris la domenica pomeriggio..ovviamente però solo quando gioca la Samp!

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