/ Promozione
Lavoro in Italia

Cerca sul sito

Vai all'archivio ›

Promozione | 24 aprile 2017, 21:56

Gianpaolo Feletti, com'è lontano quel 22 maggio 2016... "Non prendetemi per matto, ma ho un sogno nel cuore..."

Oggi il ds della Ronchese è un uomo felice, dopo la salvezza storica della squadra di cui è l'anima... Poco meno di un anno fa i playoff col Varazze erano andati male e la foto lo testimonia... Oggi è tutta un'altra storia....

Gianpaolo Feletti il 22 maggio 2016 (dopo la sconfitta ai rigori col Varazze), e Gianpaolo Feletti il 24 aprile 2017 (dopo la vittoria sul Serra Riccò)

Gianpaolo Feletti il 22 maggio 2016 (dopo la sconfitta ai rigori col Varazze), e Gianpaolo Feletti il 24 aprile 2017 (dopo la vittoria sul Serra Riccò)

Gianpaolo Feletti è un fiume in piena. Di gioia, felicità, orgoglio. La salvezza ottenuta dalla sua Ronchese all'esordio in Promozione è motivo di immensa soddisfazione.

Noi lo provochiamo ricordandogli le immagini di scoramento che lo ritraevano dopo la sconfitta ai rigori col Varazze nel maggio 2016. La Promozione sembrava svanita. Oggi, 24 aprile 2017, la storia delle due squadre dice ben altro...

IL PROGETTO

"É  un progetto nato tre anni fa con Claudio Amarotti e venti nuovi giocatori - racconta Gianpaolo Feletti - non sono solo valori tecnici, ma valori umani e sacrificio. Ci sono stati momenti molto difficili come il punto in sette partite, ma non ci siamo mai rassegnati. Ha vinto la determinazione e l'essere uomini. I ragazzi hanno seguito il mister e non hanno mai smesso di crederci. Questo gruppo ha valori morali. Io spero di confermare questo gruppo e far quei pochi correttivi per continuare questo progetto".

IL SOGNO

"Non posso svelare il mio sogno, ora mi prenderebbero per pazzo, ma anche quando sognavo la Promozione mi prendevano per matto. Non credo nei risultati proporzionali ai soldi, ma credo nei valori umani e nei progetti. Ieri molti giocatori piangevano, perché  hanno lottato con il cuore e per un sogno e non per il rimborso a fine mese. Uno se non sogna é morto ed io sono orgoglioso di avere dei giocatori che amano sognare. Sarebbe ora un grosso errore sentirsi appagati. Io voglio continuare a sognare con loro e non pormi limiti. Sono consapevole delle mie possibilità economiche, ma sono anche consapevole dei valori morali e che i sogni si possano realizzare con umiltà".

I RINGRAZIAMENTI

Un grosso grazie a Giorgio Ferrando, uomo vero e tecnico molto capace. La cultura del lavoro paga sempre e il mister e i ragazzi credono nel lavoro. Ultimo grazie al presidente, Gianni Terni, che mi sopporta e in modo un po' folle mi ha dato fiducia sette anni fa, quando nessuno credeva in me. L'anno scorso é  rinata la Curva Est. Quella Curva che era stata fondata molti anni fa. Questo significa che la Ronchese é una passione che si trasmetteva generazione a generazione e non morirà  mai. Grazie a tutti. Forza Ronchese ...forza Ronco"

PDP

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore