Davide Stuto: addio Marassi, ora fa il ds di una società professionistica lituana

Davide Stuto dice addio al Marassi, e, per ora, al calcio giocato.

Il suo impegno con la BSM (la società di procuratori con Baronchelli e Marraffa) lo occupa infatti a tempo pieno e non gli consente più di dedicarsi al suo hobby preferito.

Purtroppo per via del lavoro quest anno dovrò appendere gli scarpini al chiodo nonostante sia ancora giovane. Sono contento di quello che ho fatto calcisticamente parlando e sicuramente la parte più gratificante è stata quella di aver indossato la maglia del Genoa. Sicuramente non sarà facile perchè mancherà una parte di me ma ogni fase della vita ha le sue tappe e questo è il momento di dedicarsi ad altro. Fortunatamente sempre comunque rimanendo legato al calcio che è la mia passione e di cui insieme a Gianluigi Marraffa e Alessio Baronchelli siamo riusciti a far diventare un lavoro. Oltretutto da ieri sono diventato anche direttore sportivo di una società professionistica in Lituania e di conseguenza avrò ancora meno tempo.

Momento di bilanci. A chi sei rimasto più legato in tutti questi anni di calcio?

Le persone a cui sono rimasto legato in questi anni sono tante e potrei fare una lista infinita. In 24 anni di calcio ho conosciuto tante persone con cui ho continuato a mantenere rapporti di amicizia e credo che sia la parte più bella di questo sport indipendentemente dal risultato del campo.

Presidenti, allenatori, compagni di squadra: vai coi nomi!

Sono rimasto legato a tante persone sia presidenti che allenatori ed ovviamente compagni. Sicuramente come presidente dico Massimo Parodi che voglio ringraziare per questi 3 anni al Marassi in cui mi ha sempre trattato con un occhio di riguardo anche l'anno scorso quando vivendo a Milano potevo allenarmi poco e a cui auguro con tutto il cuore di vincere il campionato quest'anno.

Come allenatori sicuramente dico Massimo Sciutto, Leone Cipani ed Ernesto Boschi. Con loro ho un rapporto che va al di la del calcio.

Come compagni la lista è veramente lunga e quasi tutte le amicizie che ho sono nate sui campi di calcio e poi sono continuate anche fuori: Mattia Gerboni, Matteo Cilia, Fabrizio Barsacchi, Fabio Molinari, Andrea Di Somma, Federico Ghiglia, Claudio Caminiti, Federico Verni, Edo Albrieux e lo stesso Gigi Marraffa. Senza dimenticare praticamente tutto il gruppo Bargagli con cui abbiamo vinto un campionato.

Qualche sassolino dalla scarpa che appendi al chiodo ce lo vogliamo togliere?

Difficilmente ho avuto problemi con qualcuno nelle squadre in cui ho giocato tranne forse con alcune persone di una società che a distanza di anni vedo che continua a non perdere il vizio di mettere i bastoni tra le ruote ai propri ragazzi per pochi euro. E forse questo è il più grande rimpianto, aver perso un treno importante per i capricci di qualcuno che si definiva anche amico.