Anche il nuovo Decreto continua a far riferimento all'agonismo come spartiacque (parlo di allenamenti e gare) mentre dovrebbero avere il coraggio (quantomeno) di limitare l'attività al professionismo, togliendo ogni incertezza.
Parlo da presidente di una piccola realtà, così ci sentiamo abbandonati a noi stessi, solo per tutelare gli interessi - forse legittimi - delle società professioniste.
Le interviste ai mister delle varie squadre pubblicate negli ultimi giorni la dicono lunga: tutti adottano soluzioni diverse. È il caos, e anche a livello interno questo crea dissapori tra chi la pensa in un modo e chi in un altro.
Siamo seri: chiudiamo scuole, cinema, teatri, rischiano bar, ristoranti e alberghi e poi teniamo aperte associazioni sportive per non danneggiare i diritti televisivi delle big.
Non va bene.
Il tutto con la consapevolezza che intanto tutto quanto si fermerà al primo contagiato tra i dilettanti.
Fate chiarezza!
ANDREA LENZO, SAMMARGHERITESE, PRESIDENTE