Andrea, una medaglia in una gara così importante ha un sapore speciale. Come si sente?
Sono molto felice di questo risultato e credo di poter fare ancora meglio. La gara mi è servita soprattutto testare il mio nuovo programma, ho raccolto molte utili indicazioni, sulle quali inizerò subito a lavorare in palestra.
Come ha gestito l’avvicinamento alla gara, sia fisicamente che mentalmente?
Quella di oggi è stata la mia seconda grande gara all’estero, dopo i campionati europei per club a Marina D’or (Spagna) del 2018. Venendo da uno stop molto lungo, però , si può dire che sia stato un nuovo battesimo e le sensazioni nel pre-gara erano molto forti. Mi sentivo carico come mai prima d’ora e sul tatami sono riuscito a restare concentrato e offrire una buona performance.
Questa gara è stata per lei anche il momento del ritorno sui tatami, dopo diverso tempo di stop forzato a causa di problemi fisici. Si può dire che da Hasselt inizi un nuovo capitolo della sua vita sportiva?
Assolutamente sì. Credo che l’infortunio e lo stop forzato abbiano restituito un Andrea più determinato e forte di prima e ad Hasselt ho avuto la prova di questa mia crescita. Sono felice e sicuro che potrò fare ancora meglio d’ora in avanti.
Seppur molto giovane, lei è già attenzionato dalla nazionale. Quali sono i suoi obiettivi nel takwondo?
La nazionale è da sempre il mio sogno, so che per raggiungerla devo continuare ad alzare progressivamente il mio livello per essere sempre più forte. Per questo devo superare me stesso a ogni gara.
Come si è avvicinato alla specialità del freestyle e dell’acrobatica?
Il freestyle ha iniziato a prendere piede in Italia quattro anni fa e per me è stato amore a prima vista. Ora non riesco a immaginarmi senza.
IN FOTO: Andrea Norbiato, classe 2005, con la medaglia conquistata al Belgium Open di Takewondo - freestyle