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Calcio giovanile | 23 marzo 2021, 15:26

LUCA OCCHIPINTI "Il mio sogno? Continuare a vivere di calcio e a fare il professionista"

Il mister dell'Under 14 dell'Entella racconta la sua storia: "Ho smesso presto di giocare a 28 anni, quando mi chiamò la Samp per allenare gli Esordienti. Dal 2015 sono a Chiavari, in una grandissima società con un appeal importante"

LUCA OCCHIPINTI "Il mio sogno? Continuare a vivere di calcio e a fare il professionista"

Luca Occhipinti, classe 1981, valente centrocampista dell'Athletic Club di fine anni 90 e primi anni 2000, è uno di quei giocatori dilettanti che ha appeso molto presto le scarpe al chiodo per intraprendere la carriera da allenatore. 

Oggi è il mister dell'Under 14 dell'Entella, ma la sua avventura da tecnico delle giovanili parte da lontano.

"A 28 anni ho smesso di giocare, non perchè non ne avessi più voglia, nel 2009 ero al Pieve in un gran bel gruppo e ci stavamo pure giocando i playoff, ma contemporaneamente arrivò la chiamata della Sampdoria per guidare gli Esordienti e ho dovuto fare una scelta".

Luca aveva iniziato ad allenare la leva 1998 dell'Athletic quando ancora stava giocando nella squadra del presidente Imperato e contemporaneamente si era iscritto al corso Uefa B:

"Allenare per me è stata sempre una grande passione, giocavo nell'Albaro di Piero Laura e Marchetti e nello stesso tempo seguivo una leva di piccolini".

La carriera da dilettante di Luca è stata quasi sempre legata all'Athletic, se si esclude una esperienza alla Sampdoria da ragazzino, sei mesi alla Goliardica e l'ultimo anno al Pieve:

"L'Athletic per me era come una seconda casa, facevo il centrocampista, ricordo che giocavamo a Bavari, i primi anni ho avuto come mister Lelle De Ferrari, poi Piero Laura e Dado Maglioni, quindi Marchetti. L'Albaro è sempre stata una società atipica, che puntava sui giovani del vivaio, e con le nostre forze siamo arrivati a fare pure l'Eccellenza, ripescati qualche tempo dopo un campionato di Prima vinto con De Lucia, Fanti e Petrozzi. Io ho giocato quasi sempre nel campionato di Promozione girone B, ma ricordo con piacere quell'esperienza in Eccellenza con squadroni come Imperia, Loanesi, Sestrese, Corniglianese, Ventimiglia. Dopo tanti anni all'Albaro, volevo cambiare aria, e ho finito la carriera al Pieve del presidente Poroli e di mister Danilo Sciutto, dove mi sono trovato benissimo portando con me Luca Nordio".

Nel 2009, arriva la chiamata della Sampdoria:

"Con i colori blucerchiati ho vissuto 7 anni, iniziando con i 2000, di cui tre come vice di Enrico Chiesa, uno agli allievi e due in Primavera. Con Enrico è nata una bella amicizia, ho imparato tante cose, fra cui che forse allenare è più semplice di quanto si immagini. Di Enrico mi ha colpito la sua semplicità, la disponibilità che aveva con i ragazzi, insomma aveva 200 gol in serie A e presenze in Nazionale ma non le faceva pesare. Idem con Bellucci e Pedone mi sono trovato benissimo".

Nel 2015 comincia l'avventura con l'Entella:

"Dopo la cessione della Sampdoria, ho cominciato a guardarmi intorno. Sapevo che l'Entella stava cercando giovani tecnici, ho incontrato Matteo Matteazzi e mi ha colpito subito la sua voglia. Sono entrato nello staff biancoceleste allenando sempre l'Under 14, e diventando poi parallelamente responsabile dei rapporti con le società affiliate e dei camp estivi in particolare quello di Torriglia".

Come ti sei calato nella realtà Entella?

"A Chiavari ho trovato un ambiente eccezionale, che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con realtà come Juventus e Torino, per citarne solo due. Stiamo crescendo di anno in anno, tanto che anche quest'anno due elementi di Genoa e Sampdoria hanno scelto di venire da noi nonostante la riconferma. L'Entella ormai è una società dall'appeal importante, proponiamo servizi uguali a Genoa e Sampdoria partecipando a campionati professionistici. Se i bambini di 9/10 anni possono essere attratti da Genoa e Sampdoria solo per motivi di tifo, i ragazzi di 14 anni pur rimanendo tifosi di Genoa e Samp scelgono volentieri di fare una esperienza da noi, visto che siamo una realtà professionistica con tutti i canoni".

Qual è il segreto del successo dell'Entella, specie a livello giovanile?

"Il management e i responsabili del settore giovanile sono gli stessi della prima era Gozzi e sono cresciuti tantissimo negli anni. Qui da noi a Chiavari c'è molta più attenzione al singolo rispetto alle altre piazze. Noi lavoriamo anche con elementi in uscita da grosse squadre e recuperiamo ragazzi formandoli fino ad essere in grado di giocare in una Primavera o esordire in serie B o Lega Pro. Rispetto ad altre piazze, aspettiamo di più il ragazzo e riusciamo a farlo diventare professionista".

Cosa c'è nel tuo futuro?

"Nel mio futuro vedo sempre l'Under 14, una leva che considero strategica e importante, mi piace perchè facciamo un campionato con altre squadre professionistiche. Per tanti aspetti oggi non mi piace parlare troppo di futuro, intanto perchè qua sto benissimo, poi perchè mi piacerebbe portare avanti il rapporto con le società dilettantistiche. Abbiamo un confronto continuo con realtà che sanno lavorare bene come le nostre affiliate”.

Ti piacerebbe tra qualche anno allenare una prima squadra, magari in Eccellenza?

"E' un'idea che non mi dispiace, ma la vedo molto più avanti nel tempo come possibilità. Per ora mi piace concentrarmi sui ragazzi di 14 anni anni, anzi trovo molto gratificante quando quelli che ho avuto in passato oggi esordiscono in Primavera o Serie B e magari mi chiamano per salutarmi".

Luca, hai qualche allenatore nei dilettanti o nei prof da cui hai presto spunto?

"Nei dilettanti ho visto lavorare da vicino un paio di allenatori come Luca Monteforte e Andrea Dagnino, mi piacciono parecchio. Fra l'altro il mio vice allenatore è Andrea Chiavero che è stato vice di Dagnino a Cicagna e me ne ha parlato benissimo. Nei prof, stimo molto Max Allegri, e anche Marco Giampaolo nel periodo qui alla Samp mi piaceva tantissimo".

Il tuo sogno nel cassetto?

"Beh, come tutti il sogno è poter vivere di calcio e continuare ad essere un tecnico professionista".

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